Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Comune, no dei revisori al bilancio
I tre esperti contabili: il Comune adotti subito misure per superare le riserve, salvaguardando gli equilibri. Opposizioni all’attacco
Parere sfavorevole all’approvazione del «rendiconto 2017», che oggi arriva in aula. Panini: risponderemo
Il collegio dei revisori dei conti del Comune di Napoli «non esprime parere favorevole per l’approvazione del rendiconto 2017». Una mazzata, l’ennesima, che si abbatte sui conti dell’amministrazione.
Il collegio dei revisori dei conti del Comune di Napoli «non esprime parere favorevole per l’approvazione del rendiconto 2017». Una mazzata, l’ennesima, che si abbatte sui conti del Comune di Napoli a pochi giorni dalla notizia (positiva) dell’accollo, da parte del governo, del 77 per cento del debito da 84 milioni verso il Consorzio Cr8 per debiti risalenti all’epoca post-terremoto 1980.
Stavolta la scure è quella dell’organismo che ha esaminato il documento contabile che stamattina sarà al centro della discussione del consiglio comunale chiamato a votarlo.
A conclusione della lunga relazione che si snoda in 68 pagine, il collegio dei revisori (Nicola Giugliano, presidente; Giuseppe Criscuolo e Giuseppe Riello, sindaci effettivi) «invita l’organo consiliare ad adottare i provvedimenti di competenza» e «prescrive che il Comune provveda tempestivamente ad adottare le attività necessarie al superamento di tutte le riserve garantendo la salvaguardia degli equilibri». Il collegio, inoltre, chiede di essere messo a conoscenza «del percorso programmato per l’ottemperanza delle prescrizioni». Le criticità? Soprattutto due, tutto sommato quelle di sempre: la riscossione delle multe e il piano di dismissione. Per quest’ultima, i revisori scrivono infatti che «destinata a finanziare il recupero del disavanzo previsto per l’anno 2017, in sede di as- sestamento di Bilancio, in euro 176.426.614,18, si è concretizzata soltanto in 4.183.784,99 euro». In sostanza, circa quaranta volte in meno del previsto.
E che dire della riscossione delle multe? Anche in questo caso, i dati sono allarmanti. A fronte di 103 milioni e rotti di infrazioni al codice della strada accertati, il Comune è riuscito a riscuotere appena 19 milioni 422.259,68 euro che equivalgono ad uno striminzito 18,85%. In sostanza, a Napoli le multe le pagano meno di due cittadini su dieci. Percentuale, questa, che nonostante il Comune si sia attivato per velocizzare la procedura che intercorre dalla notifica alla riscossione, fa segnare un peggioramento rispetto all’anno precedente quando la percentuale di riscossione era del 20,11%. Ed è per questo che l’organismo sindacale rileva che «la determinazione degli indici di riscossione, come calcolati, indica l’incapacità dell’Ente a incassare le entrate proprie. Una efficiente gestione delle entrate è un elemento fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio dei conti dell’Ente e per il miglioramento dei servizi da erogare ai cittadini».
E così, dopo la mazzata della Corte dei conti che, a Sezioni riunite, ha sanzionato il Comune di Napoli con 85,6 milioni di trasferimenti in meno nel 2019, per aver sforato il patto di stabilità dalla fine del 2015 e per buona parte del 2016 per non aver inserito in Bilancio il debito con il Consorzio Cr8, ora si aggiunge la bocciatura del Rendiconto 2017 che oggi arriva in aula per la discussione. Cosa accadrà? È un’incognita.
L’assessore al Bilancio, Enrico Panini, sembra però non preoccuparsi più di tanto: «Il parere contrario del Collegio dei Revisori non si riferisce al rendiconto 2017, che ha indubbi segnali di miglioramento per la nostra situazione finanziaria, ma è riferito ad alcuni aspetti di gestione e in particolare fa riferimento al mancato adempimento ad alcune prescrizioni su cui siamo già al lavoro». Nel sottolineare che «leggi alla mano i revisori non sono chiamati ad esprimere pareri sul rendiconto, ma soltanto una relazione», Panini ha riferito che oggi in aula l’amministrazione produrrà «un atto in cui una per una rispondiamo alle prescrizioni assumendone i relativi obblighi ad adempiere e individuando tappe intermedie di verifica che consentano ai revisori di poter verificare nei fatti quello che stiamo facendo». L’assessore ha escluso che in aula il bilancio consuntivo possa non essere approvato. Certo, però, il clima alla vigilia non è certo dei migliori.
L’assessore
Faremo un atto in cui assumeremo gli obblighi ad adempiere individuando tappe intermedie di verifica
Previsioni
La dismissione serviva a recuperareil disavanzo, ma invece di 176 milioni attesi se ne sono incassati soltanto 4