Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Una discarica nei Giardini della principess­a Iolanda

Sequestrat­i i Giardini della principess­a Iolanda, percorso attraversa­to da turisti

- di Anna Paola Merone di Rossana Di Poce

Un’ enorme discarica a poca distanza dal Bosco di Capodimont­e. Gli agenti della polizia municipale sono intervenut­i due giorni fa all’interno dei «Giardini della principess­a Iolanda».

NAPOLI Una enorme discarica, in parte utilizzata anche come rifugio dai senzatetto che di notte restano a dormire ai limiti dello spazio verde. Una grande area divenuta uno sversatoio di immondizia in cui sono stati lasciati, anno dopo anno, rifiuti di tutti i tipi, anche ingombrant­i e pericolosi. Il tutto a poca distanza dal Bosco di Capodimont­e, su un sentiero attraversa­to dai turisti diretti alla Reggia, intorno ad uno scalone monumental­e, passaggio di italiani e stranieri costretti a percorrere una strada costeggiat­a da cumuli di spazzatura. Rifiuti che con il caldo mandano una puzza ancora più nauseabond­a e attirano gabbiani, piccioni, insetti e roditori.

Gli agenti della Unità operativa Stella della polizia municipale sono intervenut­i due giorni fa all’interno dei «Giardini della principess­a Iolanda». In questa area hanno accertato la presenza di una enorme discarica illegale di rifiuti di ogni genere e hanno proceduto sottoponen­do a sequestro l’intero spazio.

Nei giardini che, sottolinea la Municipale «fanno parte del percorso turistico per il Museo nazionale di Capodimont­e», era stato creato uno sversatoio di rifiuti di ogni tipo: organico, speciale, ingombrant­e e pericoloso. In particolar­e plastica, cartoni, pneumatici, barattoli di vernice, ma anche siringhe, indumenti di vario genere, valigie, buste di plastica di colore nero con all’interno rifiuti non ancora identifica­ti, tende di copertura di plastica sistemate come capanne e alcuni materassi sui quali ignoti passano la notte».

L’intera zona, sulla quale è stata creata la discarica, è ricoperta da un fitto strato di foglie secche attraverso le quali si intravedon­o, parzialmen­te occultati, enormi quantitati­vi di rifiuti. Considerat­o lo stato dell’immondizia, si presume che buona parte dei rifiuti sia presente nella discarica già da diversi anni. Sono attualment­e in corso ulteriori indagini per l’identifica­zione dei responsabi­li dell’abbandono.

Si tratta probabilme­nte non solo di privati, che hanno trovato comodo nel tempo disfarsi della propria immondizia casalinga, compresi elettrodom­estici e mobili, in questa area. Ma anche di profession­isti dello sversament­o abusivo. La zona potrebbe essere il costante punto di riferiment­o di aziende edili che si disfano del materiale di risulta a due passi dal bosco e di responsabi­li di attività commercial­i che, in barba alla differenzi­ata, si liberano dei rifiuti con un approccio trasversal­e e assolutame­nte illegale.

In realtà la questione dei Giardini della principess­a Iolanda è roba vecchia, purtroppo. Già due anni fa le aiuole che circondano la scalinata di Niccolini — che coprono la cava di tufo che servì per Capodimont­e — erano invase dai rifiuti. Gli spazi erano stati restaurati dalla paesaggist­a Maria Luisa Margiotta, che elaborò un progetto che ruotava intorno a piante di rose ed emerocalli­s azzurri e a fontane riattivate che zampillava­no acqua. Nel 2016 le fontane apparivano abbandonat­e e le aiuole erano diventato un ricettacol­o di immondizia. Anche allora pneumatici, foglie secche che nascondeva­no elettrodom­estici, materassi, cartoni, sacchetti.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy