Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Una discarica nei Giardini della principessa Iolanda
Sequestrati i Giardini della principessa Iolanda, percorso attraversato da turisti
Un’ enorme discarica a poca distanza dal Bosco di Capodimonte. Gli agenti della polizia municipale sono intervenuti due giorni fa all’interno dei «Giardini della principessa Iolanda».
NAPOLI Una enorme discarica, in parte utilizzata anche come rifugio dai senzatetto che di notte restano a dormire ai limiti dello spazio verde. Una grande area divenuta uno sversatoio di immondizia in cui sono stati lasciati, anno dopo anno, rifiuti di tutti i tipi, anche ingombranti e pericolosi. Il tutto a poca distanza dal Bosco di Capodimonte, su un sentiero attraversato dai turisti diretti alla Reggia, intorno ad uno scalone monumentale, passaggio di italiani e stranieri costretti a percorrere una strada costeggiata da cumuli di spazzatura. Rifiuti che con il caldo mandano una puzza ancora più nauseabonda e attirano gabbiani, piccioni, insetti e roditori.
Gli agenti della Unità operativa Stella della polizia municipale sono intervenuti due giorni fa all’interno dei «Giardini della principessa Iolanda». In questa area hanno accertato la presenza di una enorme discarica illegale di rifiuti di ogni genere e hanno proceduto sottoponendo a sequestro l’intero spazio.
Nei giardini che, sottolinea la Municipale «fanno parte del percorso turistico per il Museo nazionale di Capodimonte», era stato creato uno sversatoio di rifiuti di ogni tipo: organico, speciale, ingombrante e pericoloso. In particolare plastica, cartoni, pneumatici, barattoli di vernice, ma anche siringhe, indumenti di vario genere, valigie, buste di plastica di colore nero con all’interno rifiuti non ancora identificati, tende di copertura di plastica sistemate come capanne e alcuni materassi sui quali ignoti passano la notte».
L’intera zona, sulla quale è stata creata la discarica, è ricoperta da un fitto strato di foglie secche attraverso le quali si intravedono, parzialmente occultati, enormi quantitativi di rifiuti. Considerato lo stato dell’immondizia, si presume che buona parte dei rifiuti sia presente nella discarica già da diversi anni. Sono attualmente in corso ulteriori indagini per l’identificazione dei responsabili dell’abbandono.
Si tratta probabilmente non solo di privati, che hanno trovato comodo nel tempo disfarsi della propria immondizia casalinga, compresi elettrodomestici e mobili, in questa area. Ma anche di professionisti dello sversamento abusivo. La zona potrebbe essere il costante punto di riferimento di aziende edili che si disfano del materiale di risulta a due passi dal bosco e di responsabili di attività commerciali che, in barba alla differenziata, si liberano dei rifiuti con un approccio trasversale e assolutamente illegale.
In realtà la questione dei Giardini della principessa Iolanda è roba vecchia, purtroppo. Già due anni fa le aiuole che circondano la scalinata di Niccolini — che coprono la cava di tufo che servì per Capodimonte — erano invase dai rifiuti. Gli spazi erano stati restaurati dalla paesaggista Maria Luisa Margiotta, che elaborò un progetto che ruotava intorno a piante di rose ed emerocallis azzurri e a fontane riattivate che zampillavano acqua. Nel 2016 le fontane apparivano abbandonate e le aiuole erano diventato un ricettacolo di immondizia. Anche allora pneumatici, foglie secche che nascondevano elettrodomestici, materassi, cartoni, sacchetti.