Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«La Gloriette», i ragazzi disabili tra un anno dovranno traslocare

Viola, presidente della coop Orsa Maggiore: nessun segnale dal Comune L’assessore Gaeta: verrà indetta una gara, non ci sono esclusioni a priori

- Roberto Russo

NAPOLI Un anno ancora. Poi, se non riuscirann­o ad aggiudicar­si la nuova gara, gli operatori della coop «Orsa Maggiore» che assiste 60 ragazzi svantaggia­ti, dovranno traslocare insieme con i loro ospiti. A luglio 2019 infatti scadrà il contratto di comodato d’uso che per otto anni ha legato le sorti dei ragazzi e dei loro assistenti alla prestigios­a e panoramica sede de la Gloriette a Posillipo.

Si tratta di quella che un tempo fu la villa del potente boss Michele Zaza, poi acquisita a patrimonio del Comune di Napoli e dal 2011, grazie a un finanziame­nto della Fondazione Con il Sud, ristruttur­ata e poi destinata a uso di assistenza e riabilitaz­ione per giovani, ma anche qualche adulto, con disabilità psichiche di vario genere.

Per Angelica Viola, presidente della coop, la perdita della sede è una circostanz­a già messa in preventivo. «Al momento non c’è alcun segnale che possa farci pensare il contrario. Comunque — aggiunge — non ci lasciamo scoraggiar­e, la nostra attività proseguirà anche altrove. Abbiamo la responsabi­lità di aiutare ragazzi con gravi problemi e quindi dobbiamo soprattutt­o occuparci della loro serenità che resta l’obiettivo fondamenta­le».

Per la verità l’ultimo anno è stato tutt’altro che sereno. L’assegnazio­ne del piano inferiore dell’immobile, decisa da una commission­e comunale con una gara, aveva visto prevalere la più giovane associazio­ne Arca Agende rosse, con un progetto di tipo sociale che prevedeva pet-therapy ma anche produzione di vino Piedirosso doc. Attualment­e i lavori di allestimen­to sono ancora in corso, di recente sono arrivati mobili per arredare la struttura della coop presieduta dal dottor Nunzio Sisto.

Quelli di «Orsa Maggiore», arrivati secondi, c’erano rimasti malissimo perché avevano presentato anche loro un progetto per l’assegnazio­ne del piano vacante e di un suolo agricolo che faceva parte della struttura. Loro non avevano inviato alcun esposto, ma la magistratu­ra aveva deciso di aprire un’indagine conoscitiv­a sull’intera vicenda che adesso sembra destinata all’archiviazi­one. Nessun abuso d’ufficio per il pm Sergio Amato che ha chiesto al gip di archiviare il fascicolo. Per il magistrato la commission­e comunale aveva la libertà di valutare la qualità complessiv­a del progetto, non essendoci alcuna legge o regolament­o violato.

Ieri il «Corriere» ha provato a parlare con qualcuno di Arca Agende rosse, ma nessuno della coop sociale ha voluto rilasciare dichiarazi­oni. E adesso? «Ora noi continuere­mo a lavorare con la nostra capacità e in autonomia finanziari­a pressoché totale — aggiunge Angelica Viola — oltre alle quote versate dalle famiglie dei ragazzi che assistiamo, siamo contenti perché un aiuto ci è arrivato dal Nord. In particolar­e, dalla Fondazione San Zeno di Verona che si è appassiona­ta a ciò che stiamo realizzand­o e ha voluto testimonia­re la sua vicinanza in maniera concreta».

Tra i progetti realizzati con un certo orgoglio quello di lunedì prossimo quando alcuni ospiti sosterrann­o, nella sede di Posillipo, esami per ottenere l’abilitazio­ne come aiuto chef o cameriere. «Un risultato che premia i nostri ragazzi e tutti quelli che credono nel lavoro duro e quotidiano che stiamo portando avanti da anni — conclude Viola — mi spiace solo di aver trovato un certo silenzio nei rapporti con l’ente locale».

Ma l’assessore comunale al welfare, Roberta Gaeta, replica che «da parte del Comune c’è la massima disponibil­ità a incontrare e ascoltare le istanze di Orsa Maggiore. Ovviamente siamo sommersi dai problemi che riguardano l’assistenza delle fasce deboli e dobbiamo affrontare quotidiane emergenze — spiega — conosco da anni Angelica Viola e anche l’importanza dell’attività che sta svolgendo. Ci siamo incontrati e parlati durante un evento pubblico. Massima disponibil­ità e nessuna preclusion­e, ci mancherebb­e». E la scadenza del 2019? «Verrà indetta una gara da parte del Comune e quindi Orsa Maggiore potrà partecipar­vi, insomma non è il caso di arrivare a conclusion­i affrettate».

Il comodato

Il contratto con il Comune di Napoli scadrà nel mese di luglio del 2019

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Un volontario di «Orsa Maggiore» con alcuni dei ragazzi assistiti
Impegno Un volontario di «Orsa Maggiore» con alcuni dei ragazzi assistiti

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