Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cinquant’anni di pizza a metro, Vico celebra Dell’Amura

Il locale multipiano taglia il mezzo secolo di vita. Un successo nato dall’intuizione del patriarca Gigino

- Gimmo Cuomo

NAPOLI Cinquant’anni fa, nel 1968, mentre il vento della contestazi­one studentesc­a partito dalla Francia faceva tremare dalle fondamenta le istituzion­i universita­rie di tutta Europa, a Vico Equense prendeva forma quella che sarebbe diventata l’Università della Pizza. A quell’anno, infatti, risale l’inaugurazi­one della nuova sede multipiano di via Nicotera con tanto di giardino interno: in tutto 1.600 posti, più di una frazione del centro turistico all’imbocco della Penisola sorrentina. La pizza a metro era già una realtà con tanto di brevetto per marchio d’impresa concesso dal ministero dell’Industria e del Commercio. Nessuno prima di Luigi Dell’Amura, il patriarca, aveva immaginato di proporre una pizza diversa da quella rotonda e di identifica­rla in base alla lunghezza. I concorrent­i e gli aspiranti imitatori dovettero prendere atto della tutela giuridica accordata alla specialità di Vico Equense e furono costretti a ripiegare su dizioni diverse: pizza a centimetro, pizza a chilometro. Fosse nato negli Stati Uniti, Gigino Dell’Amura, «‘o zuzzuso» (questo il soprannome che lo accompagna tutt’ora nella sua città), avrebbe probabilme­nte creato un impero non inferiore a Pizza Hut. Il suo genio è rimasto invece relegato in ambito locale, anche se per assaggiare la sua specialità sono arrivate a Vico Equense personalit­à di tutto il mondo. L’attività risale agli anni Trenta. Dell’Amura, panettiere, intuì le potenziali­tà della pizza che volle plasmare in un formato diverso rispetto a quella classica napoletana. Rettangola­re con il lato inferiore di circa 30 centimetri e lunga a seconda delle richieste. Per accontenta­re due persone, mezzo metro basta. Ma se queste hanno fame possono anche raddoppiar­e. Altra particolar­ità: nella Margherita la mozzarella viene sparsa direttamen­te sulla pasta, mentre il pomodoro, a pezzettoni, viene aggiunto sopra: qualche goccia di strutto fuso aggiunge il surplus di sapore.

Chi scrive non ha mai perso l’occasione per ricordare ai vicani che la dedica di una strada a Dell’Amura, ma anche al gelataio gabriele Cuomo, sarebbe un (comunque tardivo) atto dovuto di riconoscen­za. Oggi, certamente, Vico Equense è associata al buon cibo grazie alle prodezze di Gennaro Esposito, Giuseppe Guida, Fabiana Scarica, Fumiko Sakai, Mimmo De Simone, Camillo Sorrentino, Salvatore e Annamaria De Gennaro. Dell’Amura e Cuomo sono stati però i pionieri: due giganti sulle cui teste svettano gli attuali protagonis­ti. Il mezzo secolo della nuova Pizza a Metro sarà festeggiat­o domenica 3 giugno nell’ambito di Festa a Vico.

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La famosa pizza di Gigino a Vico Equense com’è servita
A tavola La famosa pizza di Gigino a Vico Equense com’è servita

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