Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dalla moda all’alimentare: il Sud incide per 12 miliardi
NAPOLI Sono le «4A» aggiunte alla P (pharma) i settori che producono il maggiore valore aggiunto del Mezzogiorno. È quanto emerge dalla ricerca «Il valore delle filiere produttive nel nuovo contesto competitivo e innovativo tra Industria 4.0 e Circular economy», condotto da Srm e presentata al Banco di Napoli, sesto volume della collana «Un Sud che innova e produce». Il 43,6% del valore aggiunto manifatturiero nel Mezzogiorno è generato dalle filiere alimentare, aeronautico, automotive, abbigliamento-moda - le 4 A - e farmaceutico (Pharma). Si tratta di 12,7 miliardi di euro, il cui peso sul dato nazionale supera quello medio manifatturiero: 17,2% contro il 12,3%.
Dalla ricerca, inoltre, è emerso che nonostante un impatto positivo, il Piano Industria 4.0 non ha avuto gli stessi effetti su tutto il territorio nazionale. Le imprese innovative al Sud sono oltre 10.000 (pari al 35,7% del totale delle imprese presenti nell’area), e rappresentano soltanto il 15% del dato nazionale. La spesa per innovazione è stata di 4.700 euro per addetto a fronte di circa 6.200 euro in Italia. Occorre però precisare che l’impresa nel Mezzogiorno in riferimento all’offerta di macchinari 4.0 si caratterizzano per una contenuta specializzazione nella produzione di beni di investimento e in Ict.
Maurizio Barracco, presidente del Banco di Napoli, dice: «Il nostro intento è quello di fare luce sulle filiere eccellenti del Mezzogiorno nelle quali c’è capacità di fare impresa, spirito imprenditoriale, internazionalizzazione e voglia di misurarsi concretamente con le migliori realtà internazionali». Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli, ha presentato il progetto Impresa 2022 per un’«alleanza» fra le imprese più avanzate da un lato e gli attori dell’istruzione, della formazione, dell’innovazione dall’altro, con un ruolo della banca che interviene non soltanto per garantire il supporto finanziario ordinario, ma anche per accompagnare la crescita attraverso misure di finanza straordinaria, consulenze strategiche e internazionalizzazione.