Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ecco la band che parla di bullismo, genitori e figli
Gli Eugenio in Via Di Gioia approdano per la prima volta a Napoli e suonano domani sera dalle 21 alla Casa della Musica di Fuorigrotta. Spinti da un esordio che li ha portati a vincere nel 2013 il prestigioso Premio della Critica al Buscaglione, i quattro torinesi sono tra le formazioni più intriganti della cosiddetta scena indipendente italiana, e propongono una miscela di cantautorato tradizionale, folk e swing. Il secondo album, «Tutti su per terra», è uscito lo scorso anno e ha confermato la bontà di una proposta artistica sensibile alle problematiche giovanili, come la piaga del bullismo affrontata nel brano «Selezione naturale» scritto assieme al rapper Willie Peyote. Versi come «Abbiamo bisogno di più bulli che sappiano difendersi da soli» esorcizzano con ironia soluzioni al problema che sembrano non arrivare mai, come ci spiega il batterista Paolo Di Gioia: «Con le nostre parole vogliamo dare una sorta di schiaffo morale non solo alle nuove generazioni, ma anche alle vecchie che hanno il delicato compito di educare e sorvegliare al meglio i propri figli. Urgono risposte concrete, e il testo lo ribadisce sfruttando diverse provocazioni». La band mostra particolare attenzione anche verso le tendenze musicali del momento, con un occhio di riguardo ai musicisti napoletani: «Ci piacciono molto le basi musicali di Liberato, e abbiamo tantissima stima per Giovanni Truppi e Blindur: tre realtà che reputiamo tra le migliori nel panorama musicale italiano. Tra l’altro, è la prima volta che suoniamo in questa città. I nostri colleghi hanno sempre parlato benissimo del pubblico partenopeo e del suo calore, dunque siamo molto eccitati e non vediamo l’ora di salire sul palco».
Il monito Le vecchie generazioni hanno il delicato compito di educare e di sorvegliare al meglio i propri ragazzi