Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La nuova sfida di Raimondo: dal consorzio della mozzarella a leader dell’associazione che tutela i formaggi italiani
Il presidente: «Per i trasporti ora servono treni e aerei»
L’Afidop è l’associazione
NAPOLI dei formaggi italiani Dop e Igp. Per la prima volta nella sua storia sarà presieduta per i prossimi tre anni da un imprenditore meridionale. Domenico Raimondo, 47 anni, salernitano, da sette anni guida il Consorzio della mozzarella di bufala campana che ha un fatturato di 600 milioni ed un export che ha raggiunto il 35%. «La mia nomina è un segnale importante, significa che il Mezzogiorno sta recuperando terreno», afferma.
Presidente, l’Afidop mette insieme le eccellenze italiane in tema di formaggi. Quale sarà il suo impegno per il Sud?
«Partirò dallo logistica. Il Sud è a nord dell’Africa e siamo lontani dai grandi mercati del Nord Europa. E non è più possibile che le nostre merci viaggino ancora sui camion. C’è bisogno di velocizzare i trasporti e collegare così meglio le nostre attività economiche con Milano e l’Europa. Bisogna utilizzare i treni. Valuteremo un accordo con Trenitalia in tal senso. Avremo collegamenti più veloci e abbatteremo anche i rischi di inquinamento. Ma non mi fermerei qui».
Ha in mente altri progetti per risolvere i problemi logistici del comparto del formaggio?
«Sì, vorrei che ci fossero degli aerei-cargo per portare i prodotti in Asia, America e Australia. Con nuovi modelli di logistica ci sarebbero sicuramente meno costi di gestione, collegamenti tra l’Italia e gli altri continenti più rapid. E per le aziende del settore i fatturati potrebbero sicuramente lievitare».
L’associazione con il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, aveva avviato un dialogo sull’organizzazione del settore. Ora, con il vuoto governativo, cosa succederà?
«Per fortuna il mercato della nostra economia di settore non viaggia alla stessa velocità della politica. Ci sono delle criticità che intendiamo affrontare. Servono spazi per allevamenti intensi. E poi nelle strutture della grande distribuzione bisogna tutelare i prodotti finiti. In pratica occorre separare sugli scaffali i prodotti Dop dai generici. In questo modo la massaia può fare una scelta di qualità ed anche economica. Il nostro obiettivo è migliorare il comparto, aiutando le aziende ad incrementare il giro di affari e ad avere realtà produttive più sane. Spero che nel prossimo governo sia previsto un Ministero per l’Agricoltura. E poi cercherà di realizzare una sinergia con l’Aicig, l’associazione che unisce in consorzi di tutela dei prodotti italiani a indicazione geografica».
Come sosterrà la crescita della Campania?
«Se la politica non ci ostacola, il comparto nella nostra regione gode di ottima salute. Ma si può e si deve fare molto di più».
Anche con il governatore De Luca il dialogo è aperto.
«Le aziende, quelle non grandi, hanno bisogno di realizzare impianti che producono biogas dalle tane degli animali. Così si inquinerà meno. Per costruire questi impianti occorre l’aiuto del sistema bancario che agevoli l’apertura di linee di credito con le aziende. E in questo contesto il ruolo della Regione Campania sarà molto importante. I nostri caseifici potrebbero diventare anche dei luoghi da visitare per i turisti. Il comparto può diventare slow food nei periodi estivi. Ma servono servizi all’avanguardia, locali sempre aperti, città pulite e accoglienti».
Presidente, che contributo può dare alla definitiva consacrazione della mozzarella di bufala?
«Mi impegnerò come sempre, vedremo alla scadenza del mandato. Ricordo che il comparto della mozzarella dop ha 104 caseifici, 350 allevatori, 1500 produttori di latte, 15 mila addetti, di cui il 50% under 40. E poi il 40% degli addetti sono donne. La Mozzarella è l’unico dop, il Provolone del Monaco dei Monti Lattari è ancora una realtà piccola che potrà sicuramente crescere ma di poco».
La mia nomina alla presidenza dell’Afidop è un segnale importante per il Sud Rilanciare la logistica è strategico Le nostre merci non possono più essere trasportate dai camion
Nei market bisogna separare sugli scaffali i prodotti Dop e generici: in questo modo le massaie avranno la possibilità di fare una scelta di qualità e economica
La nostra regione gode di ottima salute se la politica non ci ostacola I nostri caseifici sempre aperti per i turisti