Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dodicenne violentata Il branco chiede scusa
Restano tutti e tre agli arresti gli adolescenti accusati di avere stuprato una ragazzina di 12 anni a Castellammare. Lo ha deciso il gip minorile Pietro Avallone, che ieri mattina ha proceduto alla convalida del fermo disposto dal pm Fabrizia Pavani. Tutti e tre gli indagati — hanno 14, 15 e 16 anni — hanno ammesso le loro responsabilità. Nei quattro filmati realizzati da uno di loro nel corso della violenza di gruppo, infatti, i loro volti si vedono in maniera chiara. Sarebbe stato impossibile negare di aver preso parte allo stupro. Ha ammesso ogni addebito, in particolare, il minore dei tre ragazzi, amico del cuore della dodicenne e organizzatore dell’incontro sfociato in dramma.
Restano tutti e tre agli
NAPOLI arresti gli adolescenti accusati di avere stuprato una ragazzina di 12 anni a Castellammare. Lo ha deciso il gip minorile Pietro Avallone, che ieri mattina ha proceduto alla convalida del fermo disposto dal pm Fabrizia Pavani.
Tutti e tre gli indagati — hanno 14, 15 e 16 anni — hanno ammesso le loro responsabilità: difficilmente, del resto, avrebbero potuto fare altrimenti. Nei quattro filmati realizzati da uno di loro nel corso della violenza di gruppo, infatti, i loro volti si vedono in maniera chiara. Sarebbe stato impossibile negare di aver preso parte allo stupro. Ha ammesso ogni addebito, in particolare, il minore dei tre ragazzi, amico del cuore della dodicenne e organizzatore dell’incontro sfociato in dramma. Assistito dall’avvocato Antonio De Martino, il quattordicenne si è scusato: «Mi dispiace per quello che è successo. Chiedo scusa alla ragazzina». Obiettivo degli avvocati difensori (gli altri due indagati sono assistiti dall’avvocato Gennaro Somma) è ottenere la collocazione in una comunità. Il gip non ha recepito l’istanza e dunque si giocherà la carta del Riesame. Il ricorso potrebbe essere depositato già oggi.
La famiglia della ragazzina violentata, tramite l’avvocato Roberto Chiavarone, fa sapere di apprezzare l’ampia confessione resa dai tre adolescenti, che conferma la ricostruzione degli eventi fatta dalla dodicenne. Il suo racconto, dunque, è pienamente attendibile e il quadro indiziario schiacciante.
Per venerdì prossimo, intanto, nel commissariato di Castellammare è stato fissato un incidente probatorio: agenti della polizia scientifiseguire ca, coordinati dalla dirigente Imma Esposito, compiranno accertamenti su alcuni oggetti sequestrati nel locale in cui è avvenuta la violenza, tra i quali figurano dei materassi. Ai genitori degli indagati sarà chiesto il consenso al prelievo di Dna tramite tamponi salivari: la prova definitiva, insomma.
La dodicenne, che abita in un Comune della zona stabiese, ha subito più volte violenza dall’amico del cuore, che per costringerla a cedere la minacciava di picchiarla o di romperle il cellulare o gli occhiali. Le vessazioni sono cominciate nell’ottobre del 2017, quando la ragazzina aveva ancora undici anni. Insulti, botte, umiliazioni: un calvario percorso in silenzio, nell’angoscia e nel terrore. Il ragazzo, oggi reo confesso, le ha anche chiesto somme di denaro per non divulgare i video registrati col telefonino in occasione della violenza di gruppo. Questo è probabilmente l’episodio più scioccante e odioso. La ragazzina è stata costretta a i tre amici inseparabili in un albergo abbandonato nella zona delle terme: una struttura ormai fatiscente, sporca, nella quale trova rifugio chiunque voglia commettere illegalità. Lì ha vissuto ancora una volta l’orrore, perdipiù filmata dai suoi aguzzini. Per salvarla, ora, per fare in modo che la sua vita torni serena, i genitori si stanno preparando a lasciare la provincia di Napoli. Una decisione inevitabile, dal momento che altrimenti, prima o poi, la giovanissima vittima delle violenze potrebbe trovarsi faccia a faccia con chi l’ha seviziata.
La ricostruzione dei fatti
Le vessazioni sono cominciate nell’ottobre del 2017, quando la ragazzina aveva ancora undici anni Insulti, botte, estorsioni, poi lo stupro