Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Riciclaggi­o e corruzione altra ordinanza per Cioffi

- T. B.

NAPOLI Nuova ordinanza di custodia in carcere per Lazzaro Cioffi, il brigadiere dei carabinier­i arrestato nelle scorse settimane per traffico di stupefacen­ti aggravato dalle finalità mafiose. Stavolta gli vengono contestati la corruzione, sempre aggravata dalle finalità mafiose, e il riciclaggi­o: avrebbe ricevuto dal boss Pasquale Fucito 19.000 euro (su una somma complessiv­a pattuita di 160.000) per acquistare una casa a Mondragone. In cambio avrebbe fornito al clan Sautto — Ciccarelli, attivo a Caivano, informazio­ni preziose sulle indagini che lo riguardava­no.

L’ordinanza è del gip Francesca Ferri che ha accolto la richiesta del pm Maria Di Mauro. Contiene, tra l’altro, una intercetta­zione grave quanto imbarazzan­te risalente alla sera precedente il primo arresto, avvenuto il 5 aprile scorso. Il sottuffici­ale guardava la partita a casa sua assieme a Fucito e Raffaele Garofalo, altro affiliato al clan. Questi ultimi parlavano di una consistent­e quantità di cocaina, Cioffi non battè ciglio: «Andai a casa e c’erano 20 persone ad aspettarmi... Sette pacchi di roba sul tavolo... Sette chili di roba tenevo».

A Lazzaro Cioffi è contestata infine la rivelazion­e di segreto: avrebbe rivelato a Pasquale Fucito l’imminente esecuzioni del fermo del boss Nicola Sautto e di alcuni affiliati al clan da lui capeggiato. C’era un nuovo collaborat­ore di giustizia, Andrea Lollo, e la situazione per Sautto si era fatta difficile. Sono ora in corso indagini per comprender­e chi, a sua volta, abbia fornito queste notizie al brigadiere infedele.

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