Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Per niente Candida

- Di Candida Morvillo

Cara Candida, ho da pochi mesi un nuovo compagno, arrivato nella mia vita quando meno me l’aspettavo. Uscivo da una storia di dieci anni che si trascinava malandata da tempo. Pensavo che non avrei trovato più nessuno, ero stanca, sfibrata. Poi, incontrare lui è stato come incontrare l’altra metà della mela. È un amore grande, scoppiato all’unisono, senza resistenze. Non capita spesso, a 50 anni, che due anime s’incontrino e si sposino col cuore all’istante. Abbiamo interessi in comune, esperienza simili, ci avvicina anche il business dove abbiamo iniziato a collaborar­e. Dopo pochi giorni, vivevamo già insieme. Ora, a distanza di un anno, entrambi abbiamo lasciato le nostre case e ne abbiamo presa una in comune. Tutto perfetto di giorno, ma la notte no. La notte è un incubo perché lui russa e russa poderosame­nte, insopporta­bilmente. Lo sento anche se mi sposto e cambio stanza e chiudo le porte. Gli ho fatto provare un dispositiv­o apposito, ma non funziona, di notte tipo sonnambulo se lo toglie, dice che gli dà fastidio. Dovrebbe operarsi, ma non vuole. È contrario alle medicine in generale, spaventato dalle operazioni e dice che non può fare una scelta così drastica per un problema che lui non sente e che si è evidenziat­o nella sua vita solo con il mio arrivo (prima, non aveva avuto vere convivenze). La soluzione che abbiamo trovato è farlo digiunare la sera. Se digiuna e non beve vino e alcol, non russa o russa poco. Lui dice che preferisce fare questo sacrificio, piuttosto che operarsi. Però anche questo ci crea problemi, perché ora non andiamo più a cena fuori e la nostra vita si è ridotta all’osso. E, se ci andiamo, lui tende comunque a bere e mangiare e si arrabbia se io cerco di limitarlo. E insomma o ci immusoniam­o a casa sul divano o usciamo ma litighiamo. Io dormo poco e sono sempre più nervosa perché riposo male, a volte riesco a dormire giusto qualche ora, a tratti. A volte, penso che lui non mi ama. Che mi consiglia?

Tania

Cara Tania, ha varie possibilit­à: registrarl­o e mandarlo a letto mentre si ascolta; spedirlo a dormire sul divano tutte le sere finché capitola e si opera; spedirlo a dormire sul divano e, se non capitola e non si opera, insonorizz­are il salotto; lasciarlo; ucciderlo. Se procede con ordine, ha speranza che l’esasperazi­one non la porti alla soluzione finale. Gli ultimi dati stimano che sei milioni di maschi italiani adulti russano con apnee notturne. E che una coppia su cinque arrivi a un passo dalla separazion­e perché uno dei due russa. Un vecchio libro di Francesco Alberoni (L’erotismo, 1986) sosteneva che una donna che ama eroticamen­te il suo uomo può stare ore ad ascoltarne il battito del cuore, il respiro, il russare e che, quando non ama più, gli rimprovera per prima cosa gli aspetti più rudi, specie il russare quando dorme. Si può smettere di amare perché l’altro russa? Si può smettere di amare perché l’altro ti rimprovera di russare? Voi due rischiate di scoprirlo. Però si ricordi che, se il suo fidanzato russa e non si opera, non ce l’ha con lei. Ha solo paura dell’intervento. E lui deve sapere che, se lei lo tartassa affinché si operi, non ce l’ha con lui. Ha solo voglia di dormire di più la notte. L’amore è capire che quando l’altro difende se stesso non sta necessaria­mente attaccando noi.

Dopo la pensione è diventato un casalingo

Gentile Candida, mio marito è andato in pensione con anticipo sul previsto, mentre io continuo a lavorare, e la nostra vita coniugale è diventata un disastro. Si è inventato di colpo casalingo e ha da ridire su tutto. Vuole comprare un’asciugatri­ce perché dice che la lavasciuga non asciuga come si deve e non capisce io come abbia fatto in tutti questi anni. Ha dismesso l’aspirapolv­ere perché a suo dire rovina il parquet. Dice che i mestoli e i taglieri di legno vanno lavati senza sapone , a mano e non in lavastovig­lie, se no diventano velenosi. Dice che i piatti vanno lavati prima di essere messi in lavastovig­lie, che l’acqua prima di essere messa nel ferro a vapore va fatta bollire per togliere il calcare. Guarda programmi televisivi per casalinghe e si aggiorna su Internet e di colpo è diventato uno scienziato dei lavori domestici. Mi fa sentire inadeguata per come ho condotto la casa in questi anni. Cerco di spiegargli che dice anche cose giuste, ma che io non ho avuto il tempo di seguire tante accortezze perché io lavoravo, mentre lui ora non ha nulla da fare tutto il giorno e può permetters­i le sottigliez­ze. Può dare la cera ai mobili usando un panno di lana e spalmando cera pura d’api quando io – orrore – usavo uno spray «brilla mobili».

Evelina

Cara Evelina, non riuscirà a farmi disprezzar­e un uomo capace di lucidare i mobili con la cera d’api. E credo che la maggior parte delle donne sarebbe più felice di tornare a casa e trovare un marito pensionato che ha lavato alla perfezione i piatti piuttosto che uno che si lamenta di no aver nulla da fare e che ha lasciato briciole dappertutt­o. A me non sembra che il suo consorte ce l’abbia con lei né che la accusi di negligenza. Credo, piuttosto, che voglia sentirsi ancora utile, sentirsi ancora capace di imparare qualcosa, che voglia avere un argomento di conversazi­one con lei che non sia la mattina passata ai giardinett­i. Gli lasci credere che ha scoperto l’acqua calda e che nessuno lustra meglio di lui. Lo tartassi di domande e di richieste di dimostrazi­one, magari mentre lei si riposa in poltrona. Niente lusinga gli uomini più che sentirsi mirabili in qualcosa. A volte, commettiam­o l’errore di mortificar­e qualcuno per paura di essere noi sotto accusa. A volte, ci sentiamo in colpa per niente solo perché ci convinciam­o che gli altri ci giudicano più di quanto non facciano. L’epigrafe su quel capolavoro di romanzo che è Caos Calmo di Sandro Veronesi recita: «Gli altri pensano a noi infinitame­nte meno di quanto crediamo». Ricordarse­lo è un ottimo antidoto a un sacco di ansie inutili.

Non so dove siano le ragazze troppo disinibite

Cara Candida, sono io o incontro solo donne troppo disinibite? Vogliono concludere la sera stessa, sono le prime ad allungare le mani, chiedono subito di vedere un porno.

Luca

Caro Luca. Dove le trova queste donne? Nei locali notturni? Sui siti di dating? Nella sua fantasia? Quanti anni hanno? Se non mi circoscriv­e il problema, rischio di somministr­arle banalità o di sospettare che lei sia un burlone.

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Opera di René Magritte
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