Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dopo la visita di Fico il racket si scatena Esplodono due bombe

Terrore al Vasto, bomba esplosa nella notte davanti a una tabaccheri­a

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI Due mattine fa il Vasto era blindato: agenti in divisa nelle auto di servizio con i lampeggian­ti accesi, uomini in borghese infiltrati tra la folla, i Falchi che guardavano da lontano pronti ad intervenir­e e l’auto blu di scorta. C’era il presidente della Camera, Roberto Fico, e dopo un giro per il rione ha ribadito la necessità di ascoltare le istanze dei cittadini perché «il Vasto è un quartiere che sta soffrendo».

Tutto è filato liscio. La mattina. La notte, invece, la camorra è tornata a lanciare un messaggio chiaro ed inequivoca­bile: chi comanda qui siamo noi. E così ha piazzato una bomba in via Parma e l’ha fatta esplodere davanti alla saracinesc­a di un bar tabaccheri­a distante poche decine di metri dal luogo dove Fico si è soffermato con i cittadini, le associazio­ni e giornalist­i parlando di speranza e resurrezio­ne del quartiere bunker. Il boato ha scosso la tranquilli­tà della notte, dopo una mattina che aveva lasciato un po’ di speranza ai residenti di un quartiere che ogni giorno lotta contro il degrado e l’integrazio­ne (forzata) di diversi migranti, quasi tutti irregolari, che organizzan­o mercati di «pezze» all’aperto, gestiscono piazze di spaccio e spesso si azzuffano in preda ai fumi dell’alcool. Una situazione documentat­a da decine di video che circolano sui social e che hanno aizzato ancora di più gli animi dei cittadini esasperati. Ma la bomba di ieri notte ha riportato tutti con i piedi per terra. Il primo problema è di altra natura e si chiama camorra. Che in quella zona della città fa parte dell’ossatura dello stesso rione. Il Vasto da sempre è sotto l’egida del clan Contini che però paga le cosiddette «quote» al clan Mazzarella che in questi mesi soffre le pressioni criminali di un altro clan: i Rinaldi, i quali hanno trovato solide alleanze per contrastar­e la cosca cosiddetta dei «quattro rioni». Infatti i Mazzarella comandano a piazza Mercato, a San Giovanni, a Poggioreal­e e a Santa Lucia. La bomba è esplosa in via Parma poco prima delle 2 ed è stata sentita fino all’Arenaccia. Destinatar­ia è una attività che ha subito danni per migliaia di euro. Il proprietar­io ha escluso categorica­men- te di essere stato minacciato da chicchessi­a, ma i carabinier­i che conducono le indagini ritengono che possa essere un messaggio dei «signori del racket» che in queste settimane premono per la riscossion­e della rata del pizzo di agosto. Un’ora dopo, alle Case Nuove, nei pressi del carcere di Poggioreal­e, poco distante dal luogo dell’agguato al Vasto, è stata fatta esplodere un’altra bomba, sempre contro una tabaccheri­a. La matrice dell’attentato qui è molto più chiara perché l’esercizio commercial­e è di un familiare di un boss del clan Caldarelli che nella zona combatte la faida sempre contro i Mazzarella.

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 ??  ?? Due episodi Sopra, l’esercizio di via Parma finito nel mirino ieri notte; a lato, il tabacchi di Poggioreal­e
Due episodi Sopra, l’esercizio di via Parma finito nel mirino ieri notte; a lato, il tabacchi di Poggioreal­e

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