Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Tempio di Serapide a Pozzuoli splende di notte Duemilacinquecento metri di cavi e giochi di luce
In tutto il mondo i libri di Storia, Scienze, Arte, Geografia, Archeologia gli dedicano immagini e pagine scritte, unico monumento ad imporre la sua presenza in tante materie di studio, e ad attirare studiosi e turisti da ogni angolo della Terra. Vedrà la luce di sera e di notte e sarà finalmente accessibile al pubblico quell’imponente reperto di duemila anni nel centro di Pozzuoli noto come «Tempio di Serapide», che ora dovrà correttamente chiamarsi «Macellum», mercato di epoca romana, luogo di contrattazioni e di scambi commerciali internazionali quando Puteoli era un grandioso porto del Mediterraneo. Le tre colonne in piedi raccontano la storia del bradisismo, mostrando i livelli degli sprofondamenti e delle riemersioni. I «corpi illuminanti» alimentati da 2500 metri di cavi «racconteranno con la luce una storia infinita, diranno ai giovani che il monumento fa parte della città e va vissuto e percorso»: parole di Filippo Cannata, «Light Designer» (è fra i 100 progettisti italiani più autorevoli in architettura e design) che ha aderito alla proposta di Paolo Lubrano direttore del puteolano Premio Civitas e del professor Aldo Capasso. Denominato «Le colonne sonore», l’impianto sarà inaugurato mercoledì 18 alle ore 21 con un concerto dell’orchestra «The Modern Movie Classic» diretta da Giovanni Borrelli, che eseguirà brani di colonne sonore di Ennio Morricone, Nicola Piovani, Nino Rota, Luis Bacalov. L’illuminazione proporrà «emozionanti balzi cromatici, guizzi di tonalità, suggestioni a colori messe in campo da corpi illuminanti di ultima generazione per 149 sorgenti Led gestibili da remoto»; il costo inizialmente previsto di 200mila euro è coperto interamente dagli sponsor (Pit Stop, CRC Srl, Ema Test, NetCom Group, Ricicla Eco Solutions, Biores, Aracri group, Tecnomedical, Deltronics; progetto realizzato da Graded e Led Generation aziende leader di illuminotecnica) radunati dal Premo Civitas. Alla presentazione hanno partecipato il soprintendente archeologo direttore del Museo Nazionale e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Paolo Giulierini, e Adele Campanelli che lo ha preceduto nei due incarichi e alla quale si deve l’avvio concreto del progetto, così come dell’iter per i finanziamenti al Parco. Attività elogiata come fondamentale dal successore (non capita spesso) che ha annunziato un Festival del Macellum con teatro, musica, danza e apertura nelle ore diurne: «I siti archeologici non hanno mai smesso di raccontare la loro vita, è ora di dialogare con questi spazi». Consenso da Roberto Laringe di Federalberghi che spera si tratti «di un primo passo verso l’accessibilità di tutti i monumenti flegrei». Il sindaco Vincenzo Figliolia ha concluso l’incontro dichiarandosi convinto che «il trend delle realizzazioni concrete è in moto, i ritardi saranno superati anche con la positiva collaborazione fra pubblico e privato».