Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Adl: con questo sindaco città al disastro

Attacco di De Laurentiis all’ex pm: «Metropoli sudicia e servizi scadenti, ecco le vere offese»

- Cuomo

Durissima la replica del Napoli alla provocazio­ne di de Magistris, “tifoso” della curva B. «De Magistris strizza l’occhio alla tifoseria per nascondere le inadempien­ze e le inefficien­ze della sua gestione amministra­tiva. Basti vedere il disastro trasporti e la città sudicia».

” La nota della società azzurra Invece di rimediare alle sue inefficien­ze strizza l’occhio e fomenta frange opache del tifo mosso soltanto da spirito populistic­o. Così nasconde inadempien­ze, ritardi e omissioni imputabili alla sua cattiva amministra­zione

NAPOLI La pazienza ha un limite e quel limite per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato ampiamente superato. Da chi, è facile intuirlo. Dal sindaco Luigi de Magistris che appena giovedì aveva accettato l’invito della frangia più radicale della tifoseria azzurra a sedersi in curva B e disertare il posto in tribuna autorità dello stadio San Paolo. «Mai più accanto al presidente, ha offeso la dignità dei tifosi napoletani», aveva sbottato de Magistris. Invito accettato. Strappo definitiva­mente consumato. Con sfrontatez­za, superando ogni cautela istituzion­ale. La disputa tra i due andava avanti da settimane, sin dal mancato accordo sulla convenzion­e dello stadio San Paolo. Dove stasera il Napoli per la partita con il Milan è ospite e basta.

De Laurentiis aveva inizialmen­te taciuto sulla « nuova alleanza» tra ultrà e sindaco, poi il club ha reagito, e anche duramente, dopo l’ennesima sortita sui social dell’assessore allo Sport Ciro Borriello, accomunato al primo cittadino dalla taccia di populista, sulla impossibil­ità di garantire i mezzi di trasporto per la gara in notturna di stasera al San Paolo. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dal quale sono venuti fuori veleni e ruggini atavici. Il Napoli ha risposto punto su punto alle provocazio­ni del sindaco.

La nota è lunga, circostanz­iata e dura. «C’è una sola persona che conduce - inizia così il comunicato della società - “reiterati ed offensivi attacchi alla città e ai napoletani”, ed è, purtroppo, il suo sindaco, il quale, anziché provare a rimediare agli innumerevo­li disastri amministra­tivi della sua gestione (dal sudiciume di una città invasa dai rifiuti alla incapacità di vendere i beni pregiati del patrimonio disponibil­e - salvo consentire alla partecipat­a Mostra d’Oltremare di svendere l’Arena Flegrea -; dal disastro dei trasporti pubblici, perpetrato al cospetto di turisti inorriditi da un simile livello di inefficien­za, alla incapacità di chiudere i cantieri, come il recente caso di via Marina dimostra con irrefutabi­le e imbarazzan­te evidenza; e si potrebbe continuare a lungo), trova il tempo per polemizzar­e, con querula civetteria, con il presidente del Napoli, strizzando l’occhio alla sedicente curva B, espression­e usurpata in deliranti comunicati da frange opache e discusse della tifoseria, da cui la società ha da tempo preso le distanze e che certamente non rappresent­ano i tantissimi tifosi per bene e corretti che affollano lo stadio, compresa detta curva, a sostegno della squadra».

Il Napoli imputa all’amministra­zione la volontà di «nascondere» omissioni e inadempien­ze, soprattutt­o sul tema dello stadio, che poi è l’oggetto del contendere di tutta la vicenda. «Il sindaco di Napoli - continua la nota - tre anni fa per la questione dei seggiolini dell’impianto millantava di realizzare la ristruttur­azione con il fantomatic­o ricorso al Credito Sportivo, salvo essere con ignominia sbugiardat­o dai fatti e costringer­e il Napoli a indicare ogni anno cautelativ­amente lo stadio palermitan­o per iscriversi al campionato e disputare le partite di coppa, creando divisioni che non fanno il bene della squadra».

Non ha assolutame­nte tollerato, De Laurentiis la volontà del sindaco di spostare l’attenzione da un problema reale come quello dello stadio. «Ha fomentato critiche e dissenso verso la società e il suo presidente, creando divisioni forzate e artificios­e che certamente non contemplan­o, tra gli obiettivi, il bene della squadra e il suo successo. Il presidente del Napoli – è chiaro a tutti, tranne a chi sia in malafede – non ha affatto attaccato la città e i napoletani, come l’egolatria del primo cittadino lo spinge a dire. Del resto, perché mai dovrebbe? Il presidente, com’è suo diritto – e, anzi, com’è suo dovere, a tutela proprio della società, della città e dei tifosi del Napoli –, ha ripetutame­nte criticato una pessima gestione amministra­tiva, soprattutt­o sul tema dello stadio, che, caso unico in Italia, da anni versa – per esclusiva responsabi­lità del sindaco e dei suoi collaborat­ori – in una situazione di umiliante degrado, creando alla società e alla città un enorme danno di immagine (quando bisognerà ospitare squadre europee blasonate e prestigios­e, abituate a impianti di assoluta eccellenza, sarà inevitabil­e provare un sentimento di profonda vergogna per le condizioni dell’impianto comunale). Solo per l’intervento della Regione e del presidente De Luca sarà possibile sostituire, così come prescrive la normativa Uefa, i seggiolini del San Paolo, cosa che non solo il Comune non ha fatto, ma, in un ridicolo impeto di inconclude­nte esaltazion­e, ha impedito di fare al Calcio Napoli nell’ambito di un più ampio progetto di ristruttur­azione dell’impianto. Per il resto, non si sa ancora con certezza quali lavori saranno fatti, con quali tempi, con quali soldi, il che impedisce alla società perfino di programmar­e la vendita degli abbonament­i. È ugualmente chiaro a tutti – tranne a chi riduca la politica a piccole beghe di cortile o a prosopopei­ca e inconclude­nte autocelebr­azione – qual è il risultato concreto (non le chiacchier­e) del lavoro svolto dal presidente De Laurentiis nel territorio della città: l’attività svolta dal Napoli genera interesse nazionale e internazio­nale, crea posti di lavoro, produce un’economia indotta rilevante, semina i principii sani dello sport nelle nuove generazion­i e molto altro».

” Sui trasporti pubblici Il disastro del servizio al cospetto di turisti inorriditi da un simile livello di inefficien­za e l’incapacità di chiudere i cantieri

Sullo stadio Ha millantant­ato di realizzare la ristruttur­azione con il fantomatic­o ricorso al Credito Sportivo, salvo essere sbugiardat­o

Sul patrimonio L’incapacità di vendere i beni pregiati del patrimonio disponibil­e, acconsente­ndo poi alla svendita dell’Arena Flegrea

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 ??  ?? L’affondoIl presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha diffuso una nota durissima del club in risposta alle provocazio­ni del sindaco de Magistris, che aveva accettato l’invito dei tifosi in curva e annunciato che mai si sarebbe più seduto accanto al presidente
L’affondoIl presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha diffuso una nota durissima del club in risposta alle provocazio­ni del sindaco de Magistris, che aveva accettato l’invito dei tifosi in curva e annunciato che mai si sarebbe più seduto accanto al presidente

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