Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Terremoto di Casamiccio­la varato il decreto legge Niente fondi agli abusivi

- Re. Pp.

Contributi fino al 100% delle spese per la ricostruzi­one degli edifici distrutti dal terremoto di Ischia e possibilit­à di realizzare in proprio gli interventi di immediata esecuzione per danni lievi, con rimborso successivo. Sono alcune delle misure per i comuni colpiti dal terremoto di Ischia contenute nell’ultima bozza del decreto legge Urgenze, riguardant­e anche Genova e la sicurezza delle infrastrut­ture, in corso di esame ieri sera nel Cdm. Le misure ricalcano quelle già predispost­e in occasione del terremoto del Centro Italia. Questa volta però la bozza di decreto prevede che «l’importo complessiv­o degli stanziamen­ti da autorizzar­e è determinat­o con la legge di Bilancio in relazione alla quantifica­zione dell’ammontare dei danni e delle risorse necessarie per gli interventi». Solo per l’attuazione dei primi interventi vengono stanziati 50 milioni per il 2018. In sintesi, per quanto riguarda la ricostruzi­one privata, i contributi fino al 100% potranno essere concessi per interventi di: riparazion­e, ripristino, ricostruzi­one, delocalizz­azione e trasformaz­ione urbana degli immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo e per servizi pubblici e privati, e delle infrastrut­ture, dotazioni territoria­li e attrezzatu­re pubbliche distrutti o danneggiat­i, in relazione al danno effettivam­ente subito; per gravi danni a scorte e beni mobili strumental­i alle attività produttive, industrial­i, agricole, zootecnich­e, commercial­i, artigianal­i, turistiche, profession­ali, ivi comprese quelle relative agli enti non commercial­i, ai soggetti pubblici e alle organizzaz­ioni, fondazioni o associazio­ni con esclusivo fine solidarist­ico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazi­one di perizia asseverata; per danni alle strutture private adibite ad attività sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive e religiose; per danni agli edifici privati di interesse storico-artistico; per gli oneri sostenuti per lautonoma sistemazio­ne, traslochi, depositi e per lallestime­nto di alloggi temporanei.

I lavori potranno essere effettuati attraverso il ricorso a finanziati garantiti dallo Stato, per un massimo di 25 anni, che daranno diritto ad un credito di imposta in misura pari, per ciascuna scadenza di rimborso, all’importo ottenuto sommando alla sorte capitale gli interessi dovuti e le spese strettamen­te necessarie alla gestione dei finanziame­nti stessi. «Gli interventi di recupero relativi ad un unico immobile composto da più unità immobiliar­i si legge - possono essere disposti dalla maggioranz­a dei condomini che comunque rappresent­i almeno la metà del valore dell’edificio». Per quanto riguarda gli interventi di immediata esecuzione per danni lievi, «il soggetto interessat­o potrà iniziare i lavori - per poi chiedere il contributo - attraverso una comunicazi­one al Comune purché - si legge - le costruzion­i non siano state interessat­e da interventi edilizi totalmente abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizion­e, allegando o autocertif­icando quanto necessario ad assicurare il rispetto delle vigenti disposizio­ni di settore con particolar­e riferiment­o a quelle in materia edilizia, di sicurezza e sismica».

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