Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Carfagna: riscossione ridotta dal Comune a puro gesto simbolico
NAPOLI Che il Comune di Napoli avesse un problema sul fronte della riscossione dei tributi locali era cosa nota e, ormai, purtroppo consolidata nel tempo. Ma che in un anno di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate l’amministrazione cittadina riuscisse a recuperare appena 150 euro, è cosa da far cadere le braccia.
L’argomento, portato al centro del dibattito dal Corriere del Mezzogiorno, ha generato reazioni su più fronti. C’è ovviamente chi è più preoccupato, ma anche chi — ed è la maggioranza — è rassegnato ad un andazzo che negli anni non sembra cambiare verso. Per fare un esempio, basti pensare a quanto ammonta il gap tra i verbali automobilistici elevati dalla polizia municipale e al riscosso effettivo. Ma questo è solo uno dei casi. Perché anche sul versante della Tari e dell’Imu la lotta all’evasione è sostanzialmente la normalità. E che dire dell’evasione tariffaria che ha costretto l’Anm a portare i libri in Tribunale, con il rischio ancora non scongiurato del tutto di fallire? Temi che pure, a Palazzo San Giacomo, hanno più volte e in varie maniere pensato di affrontare: non si contano infatti gli annunci di task force contro l’evasione o di protocollo di intesa per l’incrocio dei dati tributari. Ma gli effetti, alla luce di quanto emerge dallo studio dell’AdnKronos, che ha elaborato i dati per quei Comuni italiani, che sono comunque la minoranza sul totale degli enti locali, i quali hanno recuperato risorse — relative all’anno solare 2017 — dall’evasione che il ministero dell’Interno ha destinato interamente agli stessi. E’ ormai passato alla storia, inoltre, l’annuncio della nascita della fatidica Napoli Riscossione, azienda interamente pubblica, costola della Napoli Holding, che sarebbe dovuta nascere per occuparsi della riscossione e della gestione dei tributi. Invece nulla. L’annuncio, urbi et orbi, risale alla vigilia della scorsa campagna elettorale per le Comunali ma non se n’è saputo mai più nulla.
Ecco allora che i dati che emergono dallo studio dell’AdnKronos vengono giudicati severamente dal vicepresidente della Camera, Mara Carfagna: «L’amministrazione de Magistris — racconta — ha ridotto la riscossione ad un gesto meramente simbolico quando invece è una delle leve su cui si regge il piano di riequilibrio». Per l’esponente forzista, infatti, «Napoli continua a godere di normative di favore ma non fa la sua parte per rimettere i conti in ordine. E ora è davvero imbarazzante e disarmante il dato secondo cui nella lotta all’evasione il Comune di Napoli abbia recuperato appena 150 euro. Una cifra che ridimensiona la città agli occhi di altre grandi realtà del Paese come Milano, che ha incassato invece un miliardo e 300 milioni, ma che appare irrisoria persino se paragonata al piccolo comune di San Giovanni in Persiceto, vicino Bologna, che dai suoi 28mila abitanti ha recuperato 635mila euro. De Magistris rifletta».