Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pedofilo e simpatizzante dell’Islam Smascherato a Ischia e arrestato
In chat aveva contattato una undicenne, chiedendole foto hot
Le chiedeva di inviargli fotografie e filmati osceni, ma al tempo stesso la minacciava di morte poiché, per la religione musulmana, questo meritano le donne che si spogliano. Un ventunenne figlio di un’italiana e di un algerino, A. B., è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Ischia. Vive in provincia di Modena, ha plagiato almeno 27 ragazzine in tutta Italia ed è stato smascherato grazie al coraggio di un papà ischitano, che ha letto nelle chat della figlia undicenne frasi estremamente preoccupanti e ha deciso di denunciare. Nel telefonino e nel computer dell’indagato sono state trovate fotografie e frasi inneggiamenti al terrorismo islamico («10, 100, 1000 Nassiriya») ma anche espressioni di forte odio nei confronti dei non musulmani. L’inchiesta verte dunque su due aspetti, entrambi inquietanti: quello terroristico e quello pedofilo; per questo motivo i pm titolari del fascicolo sono Gianfranco Scarfò e Giuseppe Tittaferrante, con il coordinamento dei procuratori aggiunti Rosa Volpe e Raffaello Falcone.
A insospettire i genitori della ragazzina è stato il suo comportamento insolito: lei, in genere allegra e serena, era diventata all’improvviso cupa e preoccupata. Messa alle strette, ha raccontato tutto. Era terrorizzata che il giovane la uccidesse per punirla di essersi spogliata.
Dalle indagini è emerso che il giovane, per contattare più facilmente le ragazzine su Instagram, usava un falso nome italiano. Faceva credere loro di essersi innamorato, poi le convinceva a inviare foto e filmati spinti. Nel caso della undicenne ischitana, sottolinea il gip Giovanna Cervo, c’era il rischio concreto che l’italo — algerino la convincesse a raggiungerlo a Modena in treno; una storia molto simile a quella di Rosa Di Domenico, la ragazzina di Sant’Antimo plagiata e sottratta per mesi alla famiglia dal fidanzato pakistano conosciuto in chat. Nell’ordinanza il giudice mette in evidenza anche la propensione a delinquere di A. B., fortissima a dispetto della giovane età: nonostante sapesse di essere indagato e avesse subìto una perquisizione, aveva continuato ad adescare e minacciare ragazzine.