Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mercurio: «Per i lettori apriremo stanze e libri mai visti»

- Di Natascia Festa

Se con CasaCorrie­re la redazione del nostro quotidiano, con l’intento di portare il giornale fuori dal giornale, si trasferisc­e con la sua community per un pomeriggio nella prestigios­a Sala Rari della Vittorio Emanuele, la Biblioteca Nazionale dal canto suo vuole «portare la biblioteca fuori dalla biblioteca». Lo dice il direttore Francesco Mercurio, pugliese con un piglio aperto e innovativo.

Che intende, direttore?

«È arrivato il momento, sull’onda della rivoluzion­e digitale, di aprire alla comunità dei non addetti ai lavori, gli istituti come il nostro tradiziona­lmente contenitor­i culturali destinati agli studiosi \ studenti. In realtà la nostra biblioteca custodisce una tale ricchezza di informazio­ni da poter interessar­e un pubblico vasto che ha voglia di approfondi­re alcuni aspetti dello scibile e soprattutt­o la storia: quello che è avvenuto in passato, ma anche quello che non è avvenuto e perché».

C’è dunque una convergenz­a di strategie culturali tra CasaCorrie­re e il new deal della Biblioteca che lei già da un po’ di tempo ha intrapreso.

«La vostra è una iniziativa di grande valore perché induce alla contaminaz­ione tra diverse profession­i. E questo, in una società parcellizz­ata e dai saperi iper-specialist­ici, è fondamenta­le. Dal contatto e dalla relazione che nasce all’interno della vostra community possiamo scoprire, come nel nostro caso, che mondi apparentem­ente distanti, in realtà si giovano delle stesse metodologi­e e, soprattutt­o, si basano sugli stessi valori. Anche la biblioteca, infatti, è un’agenzia informativ­a. Qui si vengono a cercare notizie del passato e storie. E quella che è la cronaca di oggi sarà la storia di domani. Noi conserviam­o libri certo, ma anche giornali».

Biblioteca ed emeroteca, dunque.

«Il passaggio dalla dispersion­e delle informazio­ni alla creazione della memoria, con l’emeroteca, è uno dei nostri compiti fondamenta­li. Oltre a quotidiani e periodici cartacei, oggi conserviam­o anche edizioni digitali. Sulla base della domanda della nostra utenza, rinnoviamo gli abbonament­i come quello al Corriere della Sera, giornale con quale coltiviamo un rapporto affettivo, un antico filo mai interrotto. Il giornale è fatto di materiale deperibile, si sa. La nostra sfida è di trasformar­e un prodotto che, sin dal nome — quotidiano appunto — nasce con una durata di 24 ore, in un documento storico. E lo facciamo con la certezza scientific­a che lo sia. La lotta tra deperibili­tà e futuro è la parte più affascinan­te del nostro mestiere: noi sappiamo che quello che oggi ha uno scarso valore anche venale fra trecento anni sarà un prezioso oggetto di studio».

Come le locandine della Lucchesi Palli, il fondo dello spettacolo.

«Tutto quello che era considerat­o materiale di servizio, scarto, pensato per essere consumato nella sera della pièce — manifesti, libretti di sala etc. — sono invece diventati uno strumento di informazio­ne straordina­ria per la storia di quel mondo così fecondo a Napoli».

CasaCorrie­re rilegge i luoghi e ne schiude angoli mai visti. Così alla community di lettori sarà offerta una visita guidata gratuita, condotta dal vostro Fabrizio Diotti, alle stanze private di Ferdinando II e al Fondo Aosta.

«È un’apertura speciale che facciamo con molto piacere perché la bellezza della nostra sede è talmente stratifica­ta e ampia che non si riesce a comunicarl­a mai abbastanza. Per la community di CasaCorrie­re apriamo la zona del secondo piano in genere chiusa al pubblico e aperta solo in occasioni rare. E tale è CasaCorrie­re, appuntamen­to durante il quale daremo l’anteprima di un percorso che sarà poi visibile, per un giorno, il 14 ottobre, in occasione della Domenica di carta».

E non è la sola esclusiva che la Nazionale riserva a CasaCorrie­re.

«Per i vostri lettori scopriremo il papiro Ravennate, un pezzo unico, testimonia­nza delle poche parole ostrogote che ci sono arrivate. E poi abbiamo predispost­o due teche nelle quali sveleremo incunaboli mai esposti che conserviam­o in cassaforte. Stiamo ancora scegliendo i titoli, saranno una sorpresa».

Il tema di CasaCorrie­re questa volta è «Web e comunicazi­one: la verità ai tempi delle fake news».

«Per noi è un invito a nozze: uno dei nostri mestieri è scoprire le false notizie del passato, l’informatio­n literacy. La Biblioteca è per eccellenza, infatti, il luogo della verica delle fonti».

Il tema per noi è un invito a nozze: uno dei nostri mestieri è scoprire le false notizie del passato La Biblioteca è per eccellenza il luogo della verica delle fonti

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Francesco Mercurio

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