Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Scampia Music Fest nella grande casa confiscata
Da oggi a domani la kermesse che premia gruppi e videomaker emergenti Ministri e Mezzosangue sono gli artisti di punta di un’edizione rinnovata con spettacoli circensi, laboratori per grandi e piccini e reportage fotografici
Si svolgerà alla Masseria Ferraioli di Afragola e non più come prassi al Parco Ciro Esposito lo Scampia Music Fest 2018 spostato all’ultimo momento a pochi chilometri di distanza dal suo quartiere originario.
La masseria è il bene confiscato alla camorra più grande della provincia di Napoli, con oltre 120 mila metri quadri di terreni e un fabbricato di ben oltre mille metri quadri. L’edizione 2018 dello Scampia Music Fest parte dunque con un cambiamento di location per i tanti eventi disseminati nei due giorni della rassegna. E con un ventaglio di novità, messe in piedi grazie a un forte approccio interculturale tra le varie componenti artistiche, con gli acclamati Ministri e il rapper Mezzosangue scelti come headliner delle due serate.
Nel corso delle due giornate, prenderanno forma progetti atti a sensibilizzare un territorio purtroppo ancora oggi vittima di pregiudizi negativi. Per un’iniziativa che si rinnova sensibilmente e che punta a intensificare la necessità di un cambiamento culturale già in atto da diverso tempo, offrendo così la possibilità di dare vita a una narrazione mediatica finalmente differente, attraverso l’arte, la creatività a tutto tondo e la sperimentazione sonora, quest’ultima impreziosita dalla massiccia presenza di addetti ai lavori ed esperti del settore.
Nel ricco cartellone, esposizioni di arti grafiche e visive, workshop di approfondimento del settore discografico e artistico, tavoli di incontri, spazi riservati ad artigiani ed etichette e agenzie di comunicazione, laboratori ciclistici per grandi e piccini, spettacoli circensi, discussioni e percorsi di scoperta culinaria. Ma soprattutto ben otto concerti di musicisti emergenti, opportunamente selezionati in un contest con l’obiettivo di dare loro un supporto di crescita formativa. Si tratta di band e cantautori provenienti perlopiù dal territorio campano come Baia90, Cosmorama, ielloston, Manco, X35, e Yosh Whale, a cui si associano i romani Dorothea e il torinese Fusaro. Mentre ad aprire i due concerti principali, saranno i Fabrica, il trio rap Qoncept Clan e i Fluxer.
Un melting pot di eventi unico nel panorama campano, come spiega il direttore artistico Giuseppe Fontanella: «L’intento primario della manifestazione è che le persone da fuori tocchino con mano il cambiamento in atto nel territorio di Scampia. Il concorso dei cortometraggi è stato messo in piedi proprio per far risaltare le periferie di tutto il mondo e quantificare i punti di contatto che ci sono tra esse. Il contest per le band emergenti, ad esempio, è stato creato per dare loro spazio e il supporto necessario per esprimersi al meglio. Scam- pia sa sempre come riscattarsi, nonostante tutto. E la strada intrapresa è quella giusta».
A impreziosire il tutto, sarà proprio il concorso «Scampia_short film competition», a cura del cineasta Gennaro Maria Cedrangolo, rivolto ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo e interamente dedicato alle periferie poste ai margini delle metropoli, con una giuria composta da Francesco Lettieri, Simone Vesco, Riccardo Veno e Valentina Acca; un’occasione importante per tanti giovani videomaker, visto che il vincitore avrà la possibilità di proiettare il proprio corto all’interno del Pigneto Film Festival di Roma, e alla quale si affianca «Vive!», il reportage fotografico di Matteo Casilli che mira a promuovere un’attenzione sul quartiere durevole nel tempo, mediante un occhio diverso e un impegno costante e a carattere nazionale, come spiega lo stesso fotografo romano: «Durante il reportage ho visto una Scampia nettamente dissimile da quella che ci continuano a raccontare più o meno tutti, soprattutto sui giornali e sui media in generale. È un luogo pieno di persone che vogliono lavorare, fare cose oneste, mostrare ben altro da quello che si tende a credere. Ho cercato di raccontare i volti di Scampia e i contrasti, ad esempio il giardino curatissimo adiacente al Parco in netta contrapposizione alle Vele situate a poca distanza. Inoltre, ho deciso di regalare tutti i diritti del mio reportage al festival, e il ricavato ottenuto dalla vendita delle foto andrà in beneficenza alla storica associazione Gridas, che ha dato tanto a questo posto con le sue innumerevoli proposte sociali».