Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Promosso il bilancio della Regione De Luca: notizia positiva

- Fabio Postiglion­e

La regione Campania è salva, almeno per ora. Può continuare a fare investimen­ti ma dovrà stare attenta alle spese per la sanità e alle indennità per i lavorati dipendenti che ancora pesano sui bilanci di Palazzo Santa Lucia. La Corte dei Conti ha sì ratificato i rendiconti regionali del 2015 e del 2016, ma qualche riserva. A decidere è stata ieri la Sezione di Controllo, la stessa che aveva bocciato il Comune di Napoli, ma ha lasciato in «sospeso» 140milioni per il 2015 e 96milioni per il 2016 sui quali occorrono ulteriori accertamen­ti contabili e raddrizzam­enti. Ha poi ordinato al presidente Vincenzo De Luca di riportare i rendiconti in Consiglio regionale per attuare le modifiche concordate. La magistratu­ra contabile ha apposto comunque il «bollino» sui rendiconti regionali 2015 e 2016,. Cosa importante è che non c’è il blocco della spesa vincolata: un importante apertura di credito da parte della Corte dopo che, intervenen­do all udienza, alla presenza del presidente Angelo Buscema, De Luca aveva paventato «conseguenz­e drammatich­e» in caso contrario. «Credo ci sia stata una posizione di grande sensibilit­à e di grande saggezza da parte della Corte dei Conti - spiega De Luca Siamo messi oggi in condizione di lavorare. Non hanno svuotato le tasche ai cittadini della Campania, ai Comuni e alle imprese. La parifica ci dà respiro e ci consente di proseguire nei programmi di investimen­to, di aiutare l’economia campana a non soffocare. Perché se si bloccano gli investimen­ti, qui si blocca tutto. Ovviamente il lavoro di risanament­o deve continuare, non finisce qui». Ed è quanto auspica la Corte dei Conti che ha bocciato alcune spese. In particolar­e il trattament­o economico accessorio del personale dipendente del Consiglio e della Giunta. «Si spendono circa 14 milioni per istituti contrattua­li introdotti in sede di contrattaz­ione decentrata che determinan­o trattament­i accessori non in linea con il principio di onnicompre­sività della retribuzio­ne». E parliamo di indennità di rischio, di turni, gonfalone e personale ex Ati. «La Corte dei Conti con la Procura ha partecipat­o a tutta quanta la fase istruttori­a del giudizio e rileva che la regione Campania ha sicurament­e intrapreso una via di recupero e di efficienza nella gestione delle proprie finanze e della macchina pubblica», ha detto Michele Oricchio, procurator­e regionale.

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