Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«I ragazzi vanno ascoltati»
NAPOLI «A noi genitori, come ai ragazzi, non interessa sapere se c’è una colpa, interessano le soluzioni» dice un padre del Sannazaro. «Non abbiamo informazioni nel merito della legittimità dell’operato della direzione e ci premono i disagi».
Ma la preside ha scelto il lido Varca d’Oro basandosi su circolari Miur.
«E resta il rischio, palese, che la scuola si basi più sulla conformità delle carte, promuovendo tanti bei progetti nel concreto dal valore argomentabile. Non bisogna mai perdere di vista il modo in cui i ragazzi recepiscono le attività formative, formalmente sarà corretta ma la coerenza con le esigenze di sviluppo è più importante».
Cosa dice dei ragazzi?
«Stamattina è stato un bel momento di partecipazione, i ragazzi, più di mille, hanno testimoniato un disagio relativo al loro apprendimento e ad un’inadeguatezza dell’offerta proposta, tutti hanno manifestato un coinvolgimento emotivo e intellettuale e una maturità serena, aperta al dialogo, anzi temo siano stati sottovalutati, giudicati incapaci di esprimere le loro esigenze, invece riteniamo che debbano essere ascoltati. Ripeto, si privilegia la correttezza formale più che la sostanza. Dagli stessi ragazzi è poi partito l’invito finale a svolgere regolarmente tutte le attività riponendo fiducia nelle istituzioni, per loro era necessario un momento di confronto che superasse questa rigidità formale. Le difficoltà? La nostra sensazione è che tutti i corsi sperimentali abbiano difficoltà, che non siano state mantenute le promesse in termini di approfondimenti, competenze dei docenti impiegati, progetti complementari, è come se fosse stato tradito il patto formativo coi genitori e gli studenti. Ma se si fossero chiamati a raccolta tutti prima avremmo risolto questi problemi senza clamore».