Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dalle facciate allo scalone riparte il cantiere della Reggia
Quattordici milioni di euro per riaprire il cantiere della Reggia di Caserta e procedere al restauro delle facciate; dei due androni laterali all’ingresso degli appartamenti; al risanamento della copertura del braccio occidentale, interessata dal crollo del 2014, e della porzione posteriore della Cappella palatina. Inoltre, si punterà al restauro dello scalone; dell’arredo e delle decorazioni delle camere da letto di Francesco II e di Gioacchino Murat. Nel Parco, poi, si interverrà sulla manutenzione della vegetazione arborea e al restauro delle finiture architettoniche dell’area della Peschiera. Infine, nel Giardino inglese saranno sottoposte a lavori di recupero le antiche serre. «Insomma — ha commentato il direttore della Reggia, Mauro Felicori — sono tra i responsabili di museo che non ha diritto di lamentarsi per mancanza di fondi. A questo intervento seguiranno quelli in programma del Pon Campania: ulteriori 53 milioni che saranno utilizzati per completare il restauro della Reggia e, come contemplato nel piano governativo,l’implementazione delle nuove funzionalità per la destinazione educativa e culturale del monumento». L’architetto Flavia Belardelli, componente del gruppo di progettazione, ha spiegato che «il bando è stato realizzato da Invitalia ed è diviso in tre capitoli ed oggi scade il termine per le offerte. Entro Natale — ha aggiunto — ci sarà l’aggiudicazione a tre diverse imprese e in primavera apriranno i cantieri. I lavori dovrebbero concludersi nel 2020». Al progetto hanno collaborato Leonardo Ancona, Vincenzo Carbone, Luigi Di Francesco, Giuseppe Graziano, Luigi Iodice, Cuono Pannella, Rosario Patanè, Lordana Sortino, Domenico Vallone, Florindo Lella e Anna Cecere, Ida Dell’Unto, Patrizio Lonardo, Ines Peduto, Francesco Santoro, Alessia Battista, Addolorata Bilardi.
Ieri mattina è stato presentato anche il «giglio d’artista» del maestro Mimmo Paladino, grazie ad un’intesa con l’Agenzia dei Comuni dell’Area nolana, con a capo Vincenzo Caprio. Si tratta di una delle costruzioni che nel giugno 2019 saranno protagoniste della Festa dei Gigli di Nola. La macchina rimarrà in uno dei cortili della Reggia per dieci giorni.