Corriere del Mezzogiorno (Campania)

San Gennaro non si fa pregare Malore per Sepe

Il sangue si liquefa alle 10.05. Per il caldo Sepe ha un malore

- Di Patrizio Mannu

Quando l’ampolla è stata estratta dalla teca il sangue era già sciolto. Immediato il prodigio di San Gennaro. De Luca e il sindaco non si sono scambiati il segno della pace. Malore per Sepe.

NAPOLI Se il sangue di San Gennaro si è liquefatto (ieri, alle 10.05), non si è sciolto il gelo fra il governator­e De Luca e il sindaco de Magistris, entrambi in duomo per assistere al miracolo. Sguardi obliqui e nessuna stretta di mano, i due si sono seduti nei posti riservati alle autorità sull’altare maggiore, ma non l’uno accanto all’altro: a separarli il principe Don Pedro di Borbone, rappresent­ante della famiglia che governava il Regno delle Due Sicilie. Il governator­e e il sindaco si sono ignorati anche nel momento in cui il cardinale Crescenzio Sepe ha esortato i fedeli a scambiarsi un segno di pace.

Eppure, una manciata di minuti più tardi, durante la sua omelia il cardinale richiamerà le istituzion­i (e non solo) «a sostenere e proteggere l’intera città che a bisogno di tornare al volare, perché Napoli non è favola, Napoli non è e non lo sarà mai. Napoli è verità e bellezza». Il “messaggio” di Sepe è incentrato sopratutto sulla condizione giovanile. «Non solo l’emigrazion­e delle braccia — afferma — ma ora anche quella delle menti. Viene chiamata “fuga dei cervelli” e anche in questo il contributo di Napoli è alto. Si tratta di giovani, donne e uomini, costretti a privare la città della propria ricchezza, della risorsa più fresca e più valida. Quale presente e quale futuro ci possono essere se oltre 700mila giovani hanno lasciato Napoli e il Sud».

Un passaggio forte arriva anche a proposito delle babygang. «Occorre — ammonisce — andare oltre la cronaca che appare una continua condanna per Napoli senza chiudere gli occhi. La cronaca parla di «cifre agghiaccia­nti prodotte da una violenza che coinvolge non pochi giovani e giovanissi­mi e in alcuni casi, come una terribile bestemmia davanti a Dio, addirittur­a i bambini. Non si vuole certo chiudere gli occhi davanti a questo sfregio di vite umane quelle che cadono vittime, ma anche le altre, quelle dei carne- fici che nondimeno bruciano le loro vite al fuoco della violenza, perché è la loro umanità ad andare in cenere e a diventare polvere».

Sarà stato il “peso” dell’indignazio­ne ma più probabilme­nte il caldo a giocare un brutto scherzo al cardinale che, dopo l’omelia, si è accasciato sulla sedia, tanto da non riuscire a portare l’ampolla all’esterno della Cattedrale. Tensione che si è risolta dopo qualche minuto, Sepe si è ristabilit­o e già oggi colerà alla volta di Lourdes.

Chi non perde occasione per una battuta puntuta è De Luca. «La celebrazio­ne di San Gennaro — dice — è il momento bello di Napoli a cui bisogna far seguire il lavoro serio, rigoroso, ordinato, disciplina­to, perché la realtà si cambia con la fatica, non con le chiacchier­e. Da questo punto di vista San Gennaro dovrebbe ispirare alcune persone a Napoli». Dal canto suo, de Magistris «chiede allo Stato di smettere di strangolar­we la città, mettendo quotidiana­mente ostacoli che vanno proprio esattament­e nella carne viva dei cittadini, degli abitanti e dei più fragili». Sindaco che pure ha dovuto subire una tentata aggression­e, un uomo si è lanciato contro di lui col pugno alzato, affermando di volergli consegnare una lettera. Bloccato è stato portato fuori dalla chiesa.

Poiché non c’è sacro senza profano, San Gennaro ha «regalato» a Napoli 5 milioni di euro. Nella prima estrazione del Lotto della settimana, infatti, degli oltre 11,7 milioni di euro assegnati, quasi 5 sono finiti sulla ruota di Napoli, il 42% delle vincite totali. Merito, come riferisce Agimeg, soprattutt­o del numero 18, che nella Smorfia napoletana corrispond­e al sangue.

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 ??  ?? TensioneIl leggero malore di Crescenzio Sepe
TensioneIl leggero malore di Crescenzio Sepe
 ??  ?? In chiesaUn membro della deputazion­e sventola il fazzoletto bianco: il miracolo si è compiuto. Il sangue di San Gennaro si è sciolto e il cardinale Crescenzio Sepe agita l’ampolla
In chiesaUn membro della deputazion­e sventola il fazzoletto bianco: il miracolo si è compiuto. Il sangue di San Gennaro si è sciolto e il cardinale Crescenzio Sepe agita l’ampolla

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