Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Spari a Forcella, ferito un tredicenne

L’obiettivo della stesa un’agenzia di scommesse, colpito al volto il figlio del titolare

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI Si è accasciato a terra e ha urlato. Poi ha poggiato le mani sul volto e ha visto il sangue scorrere. A quel punto ha chiamato il papà: «Mi hanno ferito, corri qui». Una serata di follia a Napoli, l’ennesima e poteva essere una tragedia senza fine se solo quella scheggia di proiettile, che si è conficcata nello zigomo di un bambino di 13 anni, avesse preso una traiettori­a diversa.

Dopo le 19 di ieri due uomini in sella a uno scooter hanno fatto irruzione in via Pietro Colletta, si sono fermati davanti al civico 16 e hanno mirato contro l’agenzia Eurobet. All’interno c’erano tantissime persone intente a scommetter­e sulle partite della Champions ma i due sicari non si sono fatti alcun scrupolo. Hanno esploso sei colpi ad altezza d’uomo in direzione delle vetrate e delle insegne dell’agenzia. Un proiettile però è entrato all’intero, il bossolo si è per miracolo disintegra­to e una scheggia si è conficcata nello zigomo di un bambino, il figlio del titolare dell’agenzia. Dopo aver esploso i colpi di pistola i due hanno fatto inversione di marcia e sono scappati da dove erano arrivati, in direzione del vecchio tribunale di Napoli. Nel parapiglia una dipendente è caduta e si ferita con pezzi di vetro che erano sul pavimento mentre di tutte le persone che c’erano all’interno, non ne è rimasta neanche una. Il ra- gazzino è stato trasportat­o d’urgenza al pronto soccorso del Loreto Mare. Per miracolo la scheggia lo ha solo sfregiato e dopo essere stato medicato è stato trasportat­o al Santobono per un controllo neurologic­o che ha dato esito negativo. Solo un trauma facciale e due punti di sutura. Resta lo choc per un’azione tanto violenta da essere incomprens­ibile. Le chiamano «stese» e sono sparatorie indirizzat­e verso ipotetici nemici che dovrebbero stendersi a terra per la paura, ma il più delle volte quei nemici sono in bunker blindati, lontani chilometri dai luoghi degli spari. Sul posto, pochissimi istanti dopo, è arrivata la Squadra Mobile e gli agenti dell’Upg della Questura di Napoli che non mollano un centimetro di quei territori preda di bande di criminali. «Lo Stato in questi territori deve essere presente e la presenza dello Stato si manifesta attraverso le forze di polizia. Polizia, carabinier­i e guardia di finanza devono necessaria­mente adottare un piano che renda il territorio osservato 24 ore su 24. Chi si permette di operare in violazione chiara della legge, con l’arroganza con cui si muovono questi gruppi, non può continuare a operare in questo modo», ha detto il procurator­e nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho.

” Cafiero de Raho Polizia, carabinier­i e finanza devono adottare un piano che renda il territorio osservato 24 ore su 24

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Paura Il luogo della sparatoria a Forcella e il bambino ferito e medicato

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