Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mille visite gratuite Se la prevenzione è senza burocrazie
Una delle attività più apprezzate in occasione dell’Atelier della Salute è quella delle visite specialistiche gratuite, che anche lo scorso anno ha richiamato centinaia di persone. La prenotazione si effettua «in loco», semplicemente fornendo i propri dati anagrafici. Niente burocrazia, solo tanta voglia di offrire un aiuto concreto a chiunque voglia prendersi cura della propria salute. È questo lo spirito con il quale i professionisti della Federico II e gli specializzandi portano avanti l’iniziativa, ed è forse anche questo uno dei segreti del successo strepitoso della kermesse. Anche quest’anno le visite saranno svolte in collaborazione con Campus Salute Onlus e Fondazione Pro Onlus, tra venerdì pomeriggio (dalle 12.30 alle 19) e sabato (dalle 9 alle 17) saranno circa 1.000 e moltissime saranno anche le branche alle quali rivolgersi: dalla gastroenterologia all’oncologia, passando per ortopedia, ginecologia, endocrinologia, ortodonzia, scienza della nutrizione e molto altro. Per la lista completa: atelierdellasalute.it.
Un’iniziativa, conferma la professoressa di gastroenterologia Filomena Morisco, che riscuote un successo enorme. «La nostra offerta – aggiunge Morisco, che è anche membro del consiglio direttivo della Societa Italiana di Gastroenterologia (Sige) – è estremamente vasta, tanto che ogni anno cerchiamo di aumentare il numero delle visite. In una regione dove la prevenzione è spesso carente e i percorsi di medicina preventiva sono al palo, questa modalità di approccio “diretto” funziona, anzi ha più successo di alcuni programmi istituzionali».
Forse anche per questo motivo la speranza è di poter moltiplicare nei prossimi anni gli appuntamenti con le visite gratuite con gli specialisti dell’ateneo federiciano. La professoressa Morsico, ad esempio, sarà nel corner dedicato all’epatologia abbinata alla gastro. Gli esperti di malattie del fegato lavorano infatti proprio nell’ambito della gastroenterologia. Un consiglio? Portare con sé eventuali referti o accertamenti recenti. E poi, visto che le visite al fegato sono un po’ lunghe e complesse, è bene arrivare un’ora pima dell’inizio (consiglio che vale un po’ per tutte le specialità vista l’affluenza prevista). In generale, tutti i pazienti per i quali dovesse essere individuato un problema, o per i quali fosse necessario un approfondimento, saranno poi indirizzati agli ambulatori della Federico II. Un percorso tutto interno per una presa in carico reale.