Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La «svolta salviniana» rilancia De Luca sui social
Gradimento cresciuto fino al 90 per cento in più su Fb in seguito al discorso sui migranti
A leggere i numeri, la cosiddetta «svolta salviniana» di Vincenzo De Luca piace ai suoi elettori, oltre, ovviamente, che a quelli della Lega e di- chiaratamente di destra. Lo dimostrano i trend fatti regi- strare dai social: i Facebook insights della pagina ufficiale del governatore. E l’impennata è evidente.
NAPOLI A leggere i numeri, la cosiddetta svolta salviniana di Vincenzo De Luca piace ai suoi elettori, oltre, ovviamente, che a quelli della Lega e dichiaratamente di destra. Ci siamo fatti dare da chi cura i social del governatore i Facebook insights della sua pagina ufficiale. Letteralmente si tratta di metriche, ovvero di quel complesso di dati, statistiche e quant’altro che servono a misurare le performance social. Il periodo in esame è ovviamente quello che va dal 9 al 18 settembre, cioé dal giorno dopo l’intemerata contro il Pd su sicurezza e lavoro. Il 9, infatti, inizia a girare il video di quell’incontro. Prima sul profilo fb della Lega di Campagna (paese da 16 mila anime, mentre la pagina conta già 30 mila sostenitori), poi addirittura su quello di Giorgia Meloni, racimolando fior di condivisioni, faccine e like. Insomma la notizia è già su tutti i giornali e siti quando De Luca la rilancia.
Cosa ottiene? Non una fuga di massa, ma proprio il contrario. Questi i numeri. Follower della pagina: più 1.258 (cioé più 91 per cento rispetto alla settimana precedente); preview della pagina: 10.730 (più 95 per cento); utenti raggiunti: 587.151 (più 56 per cento rispetto al periodo precedente); interazioni: 163.106 (più 78 per cento); visualizzazioni dei video: 181.889 (più 82 per cento9). Se si analizza il «sentiment» i risultati non cambiano. Entusiasta: si passa dal 39 per cento al 55 per cento; d’accordo: dal 15 per cento al 22 per cento; neutrale: dal 19 per cento al 10 per cento; contrario: dal 5 per cento al 2 per cento; arrabbiato: dal 22 per cento all’11 per cento. Queste le cifre, che non sono mirabolanti, sia chiaro, ma da cui si può partire per qualche valutazioni. La prima: se il discorso di Ravenna ha fatto raddoppiare il traffico sulla pagina di De Luca è perché soprattutto sui social funziona la polemica, vincono polarizzazione e toni aspri. Certo, ma difficilmente il governatore si contiene, dunque deve essere il tema ad aver appassionato. E quello della sicurezza è quantomai sentito. Difatti basta analizzare le faccine per capirlo: dopo Ravenna, l’emotività si sposta più nettamente a favore di De Luca (che diciamolo non era in un momento di grande spolvero), in particolare nella percentuale degli entusiasti che aumentano di un terzo, mentre si dimezzano i contrari e gli arrabbiati rispetto alla settimana precedente.
Non c’è dubbio che gli echi della polemica e soprattutto la pubblicità che Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto a quel discorso siano stati un traino. Ma in questo caso parliamo del pubblico-elettore di De Luca, tendenzialmente democrat (anche se non solo). Il governatore, infatti, sebbene non raggiunga i numeri né di Luigi de Magistris (il sindaco di Napoli ha quasi 400 mila seguaci, la collega romana Virginia Raggi addirittura quasi 900 mila), tantomeno dei super big Salvini e Di Maio, tra i governatori difende un terzo posto, con i suoi circa 200 mila fans, dopo Luca Zaia (non a caso Lega) che ne conta 327 mila e il dem Nicola Zingaretti che ne ha 239 mila ed è candidato alla segreteria nazionale del Pd. Il De Luca social è molto istituzionale, nel senso che evita pensieri in libertà, ma non disdegna l’autocelebrazione. Per il governatore, insomma, Facebook è ancora la dependance di Liratv. Basterebbero un altro paio di cazziatoni per rimettersi in pari con gli altri. Possibilmente contro il suo partito (che neanche lo digerisce troppo): meno Pd, più like per tutti.