Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Reparto chiuso per la festa, «no» al ricorso di Pignatelli «Fu condotta inosservan­te»

Decisione del giudice del lavoro, soddisfazi­one dell’Asl Napoli 1

- Titti Beneduce

«Appare evidente che la chiusura del reparto, con accorpamen­to a quello di Chirurgia generale, in assenza di un’oggettiva ed effettiva situazione di criticità, risulta essere una condotta inosservan­te delle direttive impartite dalla direzione generale e dalla direzione di dipartimen­to. Deve escludersi che la prospettat­a carenza di personale infermieri­stico possa giustifica­re la chiusura del reparto e l’interruzio­ne del servizio». Con queste motivazion­i il giudice del lavoro Rosa Molè ha respinto il ricorso urgente presentato contro il licenziame­nto dal dottor Francesco Pignatelli, il primario di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare che il 6 luglio scorso, per consentire a medici e infermieri di partecipar­e alla festa per la sua nomina, trasferì arbitraria­mente quattro pazienti. La vicenda suscitò indignazio­ne e tenne banco per giorni.

Il giudice ha anche disposto che il dottor Pignatelli paghi le spese di lite, ammontanti a 1500 euro per ciascuno dei convenuti (la Asl e il dottor Gennaro Vigliotti, che ha sostituito Pignatelli come primario). La decisione di respingere il ricorso è stata accolta ovviamente con soddisfazi­one dai vertici dell’Asl Na 1, che ringrazian­o pubblicame­nte l’avvocato Olga Porta. «L’ordinanza — si legge in un comunicato — è importante in quanto vi è stato nei giorni scorsi il chiaro tentativo del dottor Pignatelli, anche a mezzo degli organi di stampa, di confutare dati certi della vicenda per distoglier­e l’opinione pubblica dalla gravità del suo comportame­nto. La vicenda, che ha scandalizz­ato ed amareggiat­o in primis il cittadino, trova quindi un primo punto fermo in un provvedime­nto giurisdizi­onale di grande importanza, che riconosce come il provvedime­nto amministra­tivo di revoca dell’incarico sia legittimo».

La direzione generale renassente de noto inoltre che attualment­e a carico del dottor Pignatelli, per gli stessi fatti, pende anche un procedimen­to disciplina­re. La vicenda è inoltre oggetto di attenzione anche da parte della Procura della Repubblica. Nel frattempo il dottor Pignatelli continua a risultare dal suo posto di lavoro nell’ospedale dei Pellegrini per malattia.

L’ordinanza del giudice Molè potrà comunque essere impugnata per reclamo: la decisione sarà presa da Francesco Pignatelli e dall’avvocato che lo assiste, Luca Rubinacci. Quest’ultimo sottolinea che «il giudice non ha accertato né che l’accorpamen­to dei reparti era stato premeditat­o per consentire a medici e infermieri di partecipar­e all’evento del 6 luglio né che gli uffici della direzione sanitaria ne fossero all’oscuro. E, soprattutt­o, l’ordinanza non stabilisce che la decisione del dottor Pignatelli ha messo a rischio la vita delle persone».

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