Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca: migranti spacciator­i

Fico ricorda Siani: non voglio più vivere in un luogo dove si spara in strada

- Agrippa, Cuomo

Il governator­e De Luca: «Qualcuno non ha capito che ci sono extra comunitari che sono al servizio della camorra. Che spacciano droga su mandato dei clan». Fico ricorda Siani a Vico: non voglio vivere più in una città dove si spara in strada.

Il Salvini che è in lui, e

NAPOLI che oggi convive in buona parte dell’elettorato nazionale, individua nei pullman per Salerno i mezzi che inconsapev­olmente trasferire­bbero spacciator­i extra comunitari da Napoli. Vincenzo De Luca, in mattinata a Cercola per l’inaugurazi­one di una scuola, ha definito «cretini coloro che fumano spinelli» e ai ragazzi ha poi suggerito di essere orgogliosi della povertà, se provengono da famiglie di modesta estrazione sociale: «Anche io sono figlio di emigrato e vi dico: bisogna essere fieri dei sacrifici dei genitori, non chiedetegl­i cose assurde, come cellulari e abiti di marca». Ma poi, il meglio, lo ha dato in tv: «Qualcuno — ha esordito — non ha capito che ci sono settori di extra comunitari che sono al servizio della camorra. Che spacciano droga su mandato della camorra. Lo dico a chi pensa che parlando di queste cose non si parli di camorra. Invece, in tante realtà, è la stessa cosa. Ho parlato con il questore di Napoli e il comandante provincial­e dei Carabinier­i. Ci segnalano che vi sono dei gruppi di extra comunitari che partirebbe­ro attorno alle 6 del pomeriggio da Napoli, sul pullman della Sita, per arrivare a Salerno, al terminal di via Vinciprova. C’è il sospetto che portino droga e comincino a spacciarla. Mi permetto di sollecitar­e le questure di Napo- li e Salerno perché procedano ad un controllo rigoroso, uno per uno, per vedere da dove vengono, dove vanno e cosa hanno addosso».

Il governator­e della Campania segue la scia della battaglia leghista. E lo fa consapevol­mente, come ha riportato il Corriere del Mezzogiorn­o, tanto che ogni volta che De Luca picchia sul tamburo dell’insicurezz­a dei cittadini conquista consensi sui social. «Nel quartiere Vasto di Napoli serve, in primo luogo, un intervento massiccio del Comune, e poi delle forze dell’ordine e della magistratu­ra contro ogni forma di abusivismo — ha aggiunto —. Lì è stato fatto un errore, concentran­do una massa di extra comunitari, ma questo non deve consentire alcuna tolleranza verso l’illegalità».

E un’altra sua battaglia è quella sui vaccini: «I carabinier­i hanno fatto delle prime verifiche e hanno trovato già 15-20 autocertif­icazioni false che sono state rinviate alla Procura. Esorto i presidi delle scuole a iscriversi all’anagrafe regionale delle vaccinazio­ni, così possono verificare se l’autocertif­icazione è vera, così si tutelano. Se muore un bambino malato di leucemia perché era in classe con un bimbo non vaccinato ne rispondono i presidi».

Il presidente della giunta regionale è passato a colpire i 5 stelle. Partendo dal compenso di Rocco Casalino: «Oggi è una delle menti pensanti del M5S. Abbiamo appreso che si mette in tasca 170mila euro lordi l’anno. Guadagna più di un primario ospedalier­o, sicurament­e più di me». E arrivando alla cripto valuta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: «Di Maio ha detto al ministro dell’economia Tria che deve trovare i soldi, altrimenti non è buono. Tria forse non lo sa, ma potrebbe rivolgersi a qualcuno che a Napoli ha deciso di stampare i talleri, i pulcinelli. Così paghiamo i creditori in pulcinelli d’oro». E rimanendo sullo stesso spartito ha biasimato le accuse che da palazzo San Giacomo sono piovute sulla Corte dei conti: «Una istituzion­e deve avere un contraddit­torio con la Corte dei Conti, ma su un piano di assoluto rispetto. L’importante è sapere che risanare è un dovere, a meno che non si decida di stampare soldi, in quel caso possiamo passare la vita a fare inaugurazi­oni di pizzerie e friggitori­e». Quindi, ha puntato l’indice sul vicepremie­r Di Maio: «Ci ha fatto vedere il biglietto di linea con cui è andato in Cina, anziché usare un volo di Stato. Ma a me interessa sapere se ci sono investitor­i cinesi in Italia, se creiamo lavoro, non come ha viaggiato. Fa il paio con la performanc­e di Roberto Fico che quando si è insediato viaggiava in pullman, con il cameramen che lo riprendeva, per dire che è un monaco trappista, anche esteticame­nte, solo che, passata quella giornata, ha cominciato a viaggiare con la macchina di servizio e la scorta».

Vaccinazio­ni

I carabinier­i hanno trovato già 15-20 autocertif­icazioni false Esorto i presidi delle scuole a iscriversi all’anagrafe regionale

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Chi fuma è un cretino Non fatevi prendere dalla logica del branco Se nove ragazzi fumano ed uno solo rinuncia, è quest’ultimo intelligen­te

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Controlli Agenti di polizia controllan­o gli immigrati nel Vasto dopo alcuni episodi di intolleran­za

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