Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Campanella e Carpentieri voce e note al Mercadante
Maratona musicale Spinacorona, si parte con Liszt alle Fontanelle
«Riscoprire la Napoli che abbiamo dimenticato, ritrovare la Napoli che amiamo: questo è Spinacorona!». Così il maestro Michele Campanella, ideatore e direttore artistico del festival intitolato alla Fontana delle Zizze scolpisce l’idea della manifestazione giunta alla seconda edizione.
La giornata di oggi conclude il denso festival con il gran finale al Teatro Mercadante alle 21 con «Napoli ‘44», che avrà sul palco la voce recitante di Renato Carpentieri e il pianoforte del direttore artistico Michele Campanella. Il lavoro è liberamente ispirato al romanzo di Norman Lewis su quell’anno che seguì il settembre 1943, di quelle Quattro Giornate di Napoli. Norman Lewis era nel 1943 un giovane ufficiale inglese della Quinta Armata, il quale si imbattè in orgoglio e disperazione, fierezze e prostituzioni, rovine e speranze di avvenire.
La giornata di oggi si aprirà però alle 11 al Cimitero delle Fontanelle con l’Ensemble Vocale di Napoli, diretto da Antonio Spagnolo e il pianoforte di Michele Campanella con le voci di Adriana Di Paola e di Marco Innamorati in una pagina, la Via Crucis di Franz Liszt, che la location arricchirà di un fascino singolare. Si tratta di un esempio di religiosità in epoca romantica, sentita e reinterpretata in musica da Liszt, che conserva le 14 Stazioni. Meditazione e gestazione lunghe quelle dell’autore che accarezzò il progetto nel 1860 e sei anni dopo, a Roma, ne tracciò l’architettura, ma solo nel 1878, approntò il brano per la prima esecuzione a Villa d’Este.
«La spiritualità del nostro tempo non chiede di esibirsi sui palcoscenici e si rifugia in più appropriati luoghi dell’anima» dice Campanella nel suo libro dedicato a Liszt. L’osservazione appare quanto mai in linea con quanto il Festival Spinacorona ha inteso realizzare e che si esalta nella pagina sacra dell’ultima giornata che è «Musica dell’Avvenire» di un Liszt maturo.
Alle 13, nella Sala del Capi- tolo di San Domenico Maggiore sarà impegnato il pianista Jan Bartos, in un programma che prevede musiche di Janacek; subito dopo alle 15,30 a Palazzo Caracciolo sarà la volta di Francesco Siragusa (contrabbasso) e Monaldo Braconi (pianoforte) in musiche di Hindemith e Bottesini.
Alle 17 a Santa Caterina a Formiello, recital dedicato ai 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini, Manuela Custer (mezzosoprano) e Massimo Viazzo (pianoforte); itinerario fino alla Chiesa del Gesù Vecchio, dove alle 18,30 si esibiranno Francesco Manara e Daniele Pascoletti (violini), Simonide Braconi (viola), Massimo Polidori e Silvia Chiesa (violoncelli) nel «Quintetto in do maggiore» di Franz Schubert.
Alle 20, nella Chiesa dei Santi Severino e Sossio, Zoë Black (violino) e Joe Chindamo (pianoforte) interpreteranno un programma che andrà da Purcell a Haendel , da Gershwin a Chindamo.