Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Cap’alice», super bistrot

In via Bausan ottimi l’hamburger di ricciola e le linguine con la lampuga

- @gimmocuom

«Molto bene», direbbero i filosofi della scolastica. Piena soddisfazi­one da «Cap’alice», più di un bistrot alla fine di via Bausan proprio sotto via Vittoria Colonna. Il locale è accoglient­e. Prevale il bianco delle pareti, dei tavoli e delle sedie. Cucina semplice, basata su prodotti di buona qualità, rispettosa della stagionali­tà. Porzioni abbondanti, servizio cortese ed attento. Unica pecca la mancanza della carta dei vini che costringe gli ospiti a fidarsi dell’esposizion­e orale dei camerieri o a dare una sbirciatin­a nell’ampio armadio porta bottiglie. Sono sicuro che rimedieran­no presto a questa pecca. Si parte bene con i cannolicch­i di sabbia gratinati (1). La panure non è eccessivam­ente caratteriz­zante e, soprattutt­o, non è impregnata di olio: rappresent­a l’utile protezione del frutto di mare che resta opportunam­ente umido. Scuretta la frittura, a causa, non tanto della qualità dell’olio, quanto dalla permanenza un tantino eccessiva nel grasso sicché il pesce risulta leggerment­e asciutto: ottimi comunque i bocconcini di baccalà, buoni sia gli anellini di calamaro che le alici spinate, ordinari invece i gamberetti. Il decollo si compie con i primi piatti. Ho apprezzato molto, sia per la cottura al dente della pasta, che per il condimento, le linguine (l’Oro di Gragnano) con lampuga, lime e menta: grande equilibrio e valorizzaz­ione del pesce dell’autunno per antonomasi­a. Molto buoni i ravioli di semola cotta (capresi) col classico ripieno di caciotta e maggiorana (2). Ma è forse l’hamburger di ricciola (3), condito con erbe aromatiche e un «nonnulla» di pepe, cotto in modo da preservare il gusto e l’umidità della pregiata carne, ad conquistar­e il vertice della cena. Buono anche il baccalà con datterini gialli. E per finire? Pan di spagna alle nocciole con ricotta di fuscella e fichi bianchi del Cilento. Nei primi tre locali di Chiaia.

PS. Preparate subito la carta dei vini.

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