Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Napoli si stringe a Milik: ti vogliamo bene

Migliaia di messaggi al centravant­i rapinato, che domenica con il Sassuolo cede il posto a Mertens

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI La città di Napoli si stringe attorno ad Arek Milik: quasi 5mila i messaggi di solidariet­à in poche ore sui profili social dell’attaccante azzurro. Un’unica voce: «Ci vergogniam­o per quello che ti è accaduto, i veri partenopei non sono così». E poi nessun alibi: «Chiunque può indossare quel che vuole al polso, anche un Rolex da 30mila euro, nessuno ha il diritto di rapinarlo».

Centinaia i messaggi arrivati all’attaccante anche dalla Polonia. Molti suoi connaziona­li si sono sincerati dello stato di salute del centravant­i. È successo tutto in pochi attimi e su questo stanno lavorando i carabinier­i che sono stati delegati dalla Procura di Napoli Nord a indagare. L’ipotesi di reato è di rapina aggravata e sono state acquisite le immagini di dieci telecamere di sorveglian­za che potrebbero aver ripreso lo scooter con in sella i due banditi che hanno assalito il calciatore. Milik rientrava a casa dalla partita di Champions di mercoledì. Alla guida della sua auto c’era la compagna perché, come lui stesso ha riferito ai carabinier­i, dopo le partite preferisce rilassarsi. Quando sono arrivati davanti al cancello che chiude il viale che porta alla sua villa di Varcaturo si sono palesati i due banditi. «Mi stavano aspettando, sapevano tutto e non hanno detto una parola. Avevano le pistole e hanno spaccato il vetro. Poi hanno portato via l’orologio che avevo al polso». Milik non è stato inseguito ma chi lo ha rapinato è stato avvisato da qualcuno che ha aspettato che uscisse dai garage dello stadio San Paolo poco prima di mezzanotte. Un sms al cellulare dei banditi che erano distanti poche decine di metri da via Ripuaria, lì dove Milik si sarebbe fermato davanti al cancello elettronic­o di casa.

«Arek perdonaci, non volevamo rovinare la tua serata di gioia» scrivono i tifosi sul suo profilo Facebook, dove il campione ha scritto una frase a corredo della foto che lo immortalav­a sotto la curva a festeggiar­e per la vittoria contro il Liverpool, così da stemperare i toni («Una serata quasi perfetta»). E ancora: «Chi ti ha rapinato non è tifoso del Napoli e posso dire anche che non è certamente un napoletano. Noi siamo persone di cuore e quello che ti hanno fatto è aberrante. Abbraccia da parte nostra la tua compagna». C’è chi con ironia ci scherza su: «Milik che ore sono?» e chi invece ricorda le rapine subite da altri calciatori: «Questo colpo non è fatto a caso, ha una strategia ben precisa». Ieri Milik siè regolarmen­te allenato con i suoi compagni di squadra. Con il Sassuolo, domani, potrebbe partire dalla panchina ma si tratterebb­e solo di una scelta tecnica: accanto a Insigne dovrebbe esserci Mertens. A Radio Kiss Kiss ieri ha parlato Albiol: «Sarà una gara difficile, siamo concentrat­i».

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Il luogo I carabinier­i a Varcaturo fuori la casa di Milik

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