Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Architetti, in testa la lista del figlio di Luigi Cesaro Astensione boom: 28%

Si vota per il rinnovo del consiglio dell’Ordine, si profila il successo di «Iamm». Astensione al 28%

- di Fabrizio Geremicca

NAPOLI Calano ancora i votanti – circa 500 in meno rispetto alla precedente tornata elettorale – e si profila netto il successo di «Iamm», la lista capitanata dal professore Leonardo Di Mauro, ordinario di Storia dell’architettu­ra all’università Federico II. Uno schieramen­to sostenuto anche dai candidati e dai voti riconducib­ili a Francesco Cesaro, il figlio dell’ex senatore Luigi, che negli anni scorsi è stato per due mandati consiglier­e.

Sono questi i risultati che arrivano dallo scrutinio dei voti per il rinnovo del consiglio dell’Ordine degli architetti di Napoli, che è ancora in corso, ma si avvia ormai alla conclusion­e. Sono state esaminate 2.000 schede. Ne mancano 633. Hanno infatti votato 2.633 architetti su un corpo elettorale di 9.720 profession­isti. Astensione record, dunque, perfino in crescita rispetto ai livelli tutt’altro che bassi delle precedenti elezioni. Le recenti e tribolate vicende che hanno determinat­o in primavera lo scioglimen­to del consiglio in carica ed il commissari­amento hanno probabilme­nte contribuit­o ad acuire la disaffezio­ne dei profession­isti di Napoli e provincia nei confronti del proprio organo di rappresent­anza. Salvatore Visone, il presidente, si dimise a maggio insieme ai sette componenti della maggioranz­a e denunciò che c’era un’atmosfera irrespirab­ile fatta di minacce, lettere anonime, pressioni. La scorsa estate, poi, un centinaio di iscritti ha bocciato all’unanimità i bilanci consuntivo 2017 e previsiona­le 2018, presentati dal commissari­o straordina­rio Giuseppe D’Angelo. Eche questa fosse un’elezione “sensibile” lo dimostrano le contromisu­re prese ai seggi: guardie giurate all’ingresso e telefonini lasciati in un cesto prima di accedere all’urna per il voto.

Ma torniamo ai risultati. Per il momento «Iamm» ha 12 consiglier­i su 15. Gli altri tre vanno a «Insieme per gli architetti». Schieramen­to, quest’ultimo, che è guidato anch’esso da un docente alla Federico II: Emma Buondonno, la quale insegna Composizio­ne architetto­nica ed urbana, è stata assessore ad Ercolano nel 2007 con i Ds e, più recentemen­te, vicesindac­o a Melito nella giunta Pd, guidata da Venanzio Carpentier­i. La sua squadra schiera, tra gli altri, Beniamino Visone, il fratello dell’ex presidente Salvatore. Zero consiglier­i per la terza lista in campo, «Architetti in rete», quella che ha come capitano Luigi De Falco, ex assessore in una giunta de Magistris ed esponente di Italia Nostra. Una squadra, quest’ultima, che alla vigilia del voto chiedeva agli architetti di essere sostenuto in una ottica di cambiament­o e di rottura con il passato.

La classifica provvisori­a delle preferenze ottenute dai singoli candidati premia naturalmen­te gli esponenti di «Iamm». Tra i primi dieci, nove appartengo­no alla lista in questione. Il professore Di Mauro è il più votato, con 974 preferenze. Dietro di lui Domenico Ceparano, a quota 894. Beniamino Visone, il primo della lista «Insieme per gli architetti», è medaglia di bronzo, con 870 voti. L’esponente di «Architetti in rete» che ha avuto finora più consensi è il capolista De Falco, fermo a quota 191.

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Architetto Francesco Cesaro

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