Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Palazzo San Giacomo cede un controsoffitto I sindacati: siamo a rischio
NAPOLI Piovono calcinacci anche a Palazzo San Giacomo, sede del Comune. Ieri c’è stato l’ennesimo cedimento. A cadere è stata una parte del controsoffitto al terzo piano dell’edificio. Il materiale edile è caduto sul pavimento. La zona è stata subito interdetta al pubblico e ai dipendenti comunali utilizzando dei bidoni dell’immondizia a mo’ di transenne di fortuna.
La zona dove è caduto il controsoffitto era stata indicata come area «a rischio» in un rapporto preparato ad agosto scorso da alcuni esperti della Napoli-Servizi e dello stesso Comune. A chiedere il loro intervento furono i dipendenti comunali attraverso una denuncia della Cislfunzione pubblica e dei rappresentanti della sicurezza. Af agosto infatti aveva anche ceduto un grosso lampadario che era sospeso nell’androne di ingresso di palazzo di città.
Come se non bastasse, nel week-end della scorsa settimana è stato necessario interdire al passaggio l’area attorno alla grande statua di Rogerius, perché si sono verificati cedimenti anche lì.
Allarmato il sindacato. In particolare la Cisl funzione pubblica. In particolare, secondo la denuncia del coordinatore Agostino Anselmi, anche dopo le verifiche effettuate dagli esperti nel mese di agosto. Eppure, sempre secondo il sindacato, nonostante l’esposto e i sopralluoghi ad oggi non sarebbero stati effettuati lavori di manutenzione necessari a evitare le infiltrazioni idriche. La Cisl è pronta a rivolgersi all’Asl e minacci anche di inviare un esposto in Procura su una vicenda che appare abbastanza complessa, anche tenendo conto dell’enorme difficoltà finanziaria in cui si dibatte il Comune di Napoli. Ma il governo ha messo comunque a disposizione fondi per la ristrutturazione generale.
Del resto il 10 agosto scorso si era avuta un’altra avvisaglia del degrado di Palazzo di città. All’esterno erano piovuti da due balconi, del secondo e terzo piano del palazzo che ospita la sede del Comune. Pochi i passanti al momento della caduta. Solo a causa della chiusura di molti uffici per la pausa estiva si è evitato che i detriti colpissero qualche passante, in una zona della piazza di solito affollata.