Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sparò a 18enne con due pistole Altro arresto per il baby killer

- (f. pos.)

Si lanciò al volo da uno scooter davanti alla Prefettura di Napoli. Come in una scena di «Gomorra», in piazza Trieste e Trento, nel cuore di Napoli, tirò fuori due pistole e fece fuoco sia con la mano destra che con la sinistra. Dieci colpi contro un 18enne, Giuseppe Iaselli, colpevole di avere amicizie pericolose tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli. La vittima riuscì a ripararsi e anche se i proiettili lo colpirono in più parti del corpo non morì. Quel ragazzino che aveva fatto fuoco era un 16enne con un cognome pesante a Napoli: il figlio di un boss del clan Elia. Ieri mattina è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio dopo un’accurata indagine della Squadra Mobile. Ma era già in galera perché un mese dopo quel raid, la notte tra il 10 e l’11 giugno, corse in taxi fino a Coroglio con una calibro 7,65 e uccise Agostino Di Fiore, un 28enne di Secondigli­ano che qualche ora prima aveva litigato con un coetaneo di Santa Lucia, il quale chiamò al telefono il rampollo del clan per chiedere aiuto. Furono entrambi arrestati all’alba perché la Mobile teneva il 16enne sotto intercetta­zione.

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