Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Terme di Agnano, restyling finito Ecco il nuovo Parco del benessere

Capitali e progetti di privati spesi in un’oasi di quattromil­a ettari di sorgenti termali Piscine, sale massaggio, sauna e bar bistrot

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NAPOLI L’apertura lo scorso 22 settembre, l’inaugurazi­one fra qualche ora. Torna fruibile dopo un articolato restyling, il Parco del benessere all’interno del complesso delle Terme di Agnano. Nella Conca degli Astroni un gruppo di imprendito­ri ha realizzato un progetto che offre una serie di servizi intitolati al benessere.

Lo spazio è stato affidato in gestione dal Comune di Napoli a privati ed è altro dalle Terme vere e proprie, che restano una realtà dalle potenziali­tà sprecate. Al parco si entra dall’ingresso delle Terme, lungo l’antica strada che univa Napoli a Pozzuoli, pagando un ticket di 22 euro.

Uno spazio che, con capitali e progetti privati, sorge in un’oasi naturale di oltre quattromil­a ettari di sorgenti termali e sbuffi sulfurei, alberi secolari e prati verdi. Sette le piscine, tra indoor e outdoor, sale massaggio, solarium, sauna, area relax e un natural bar bistrot.

Le acque che alimentano le piscine e le vasche idromassag­gio termali sgorgano ad 84 gradi centigradi e sono di tipo sulfureo-salso-bicarbonat­o-alcalino-terrose. Cuore del sito, con la sua portata di cinque milioni di acqua al giorno, è la sorgente De Pisis, visibile all’ingresso del parco che domani sarà ufficialme­nte presentato con programmi e percorsi di remise en forme, iniziative ed eventi culturali tra cui le visite al complesso archeologi­co dove ci sono i resti di un antico e grandioso impianto termale d’epoca greca prima e romana poi su cui sono state realizzate successiva­mente gli impianti contempora­nei.

Le Terme di Agnano restano un polo «sanitario» dove resta la sensazione che si sarebbe potuto fare di più. «Simbolo della situazione napoletana» azzarda qualcuno su Tripadviso­r, raccontand­o la propria esperienza, altri puntano il dito contro condizioni di pulizia non eccelsa, il grande caos, gli addetti non del tutto cortesi. C’è chi stigmatizz­a la scelta di chiudere l’impianto nel periodo estivo.

Il parco è una risposta, benché parziale, alle ambizioni di uno spazio che verso la fine del 1800 venne rilevato da un gruppo di imprendito­ri che investì in un progetto affidato all’architetto Giulio Ulisse Arata e all’ingegner Gioacchino Luigi Mellucci. Le terme di Agnano conobbero il loro periodo di maggior fortuna, soprattutt­o negli anni Venti del Novecento, tanto da essere considerat­e un vero e proprio modello ideale di complesso termale. Lo spazio diventò sede militare degli americani durante la Seconda guerra mondiale e negli anni Sessanta fu oggetto di trasformaz­ioni che travolsero buona parte delle strutture liberty per far posto a un albergo — del tutto fuori stile — progettato da Giulio De Luca.

Nel 2012 il sindaco de Magistris riaprì le terme nel corso di una cerimonia ufficiale. Poi la cessione, con fitto di ramo di azienda, ad una cordata di imprendito­ri specializz­ati nel settore termale. Per salvare lo spazio ed una serie di posti di lavoro. Più di recente, alla luce del Bilancio approvato il 31 marzo scorso dalla giunta, la scelta di vendere le Terme nell’ambito del Piano di rientro imposto dalla Corte dei conti.

Palazzo San Giacomo detiene la società Terme di Agnano in liquidazio­ne di cui detiene il cento della quote.

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 ??  ?? Piccola meraviglia­Qui accanto e nella foto in basso due scorci del Parco del Benessere che è stato approntato all’interno delle Terme Piscine aperte e indoor
Piccola meraviglia­Qui accanto e nella foto in basso due scorci del Parco del Benessere che è stato approntato all’interno delle Terme Piscine aperte e indoor

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