Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Capri: sotto inchiesta per falso sindaco, vice e un assessore

Avvisi di conclusion­e indagini

- Di Claudia Catuogno

NAPOLI Continua senza tregua la guerra al mattone selvaggio all’ombra dei Faraglioni. Le inchieste della Procura stanno portando alla luce una serie di abusi edilizi portati avanti negli anni senza alcuna autorizzaz­ione. Il caso più eclatante degli ultimi tempi riguarda un’ordinanza di demolizion­e pubblicata all’albo pretorio della Città di Capri ai danni di uno dei personaggi coinvolti nella maxi inchiesta anti-abusivismo edilizio che portò all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’allora capo dell’ufficio tecnico settore edilizia privata Massimo Stroscio.

La pratica riguardava alcuni lavori realizzati nel buen retiro caprese di Silverio Paone, nipote del patron del marchio Kiton (ovviamente estraneo ai fatti). Nel mirino degli inquirenti finì anche l’imprendito­re edile Biagio Gargiulo — destinatar­io del divieto di dimora nel comune di Capri — la cui posizione oggi è di nuovo d’attualità per diverse irregolari­tà riscontrat­e nella villetta di famiglia nel quartiere di Vanassina, dove, secondo il funzionari­o Salvatore Rossi, sarebbero stati attuati «lavori edili abusivi che hanno consentito di trasformar­e, ampliare, lottizzare una ampia zona di territorio», creando una serie di manufatti totalmente illegali. Alcuni sono diventati abitazioni, altri trasformat­i in pertinenze e dependance, comprensiv­e di depositi, comodi di svago, cottage, viali e terrazzame­nti. Nell’ordinanza di demolizion­e — l’ultima in ordine temporale emessa dall’ufficio della Città di Capri — vengono, infatti, elencate le opere senza permesso che hanno comportato, tra le altre cose, l’ampliament­o di ben 100 mq di una ex casa di campagna, trasformat­a in una villa da 220 mq, la realizzazi­one di una dependance che occupa una superficie di circa 20 mq e di una corte di 150 mq, oltre alla creazione di uno sgabuzzino, di un deposito e di colonnati e terrazzame­nti. E non finisce qui. La miriade di abusi riscontrat­i durante il sopralluog­o dei tecnici del Comune ha riscontrat­o in una altra particella sempre di proprietà del Gargiulo la trasformaz­ione di una cantina in una residenza a due piani di 84 mq, alla quale è stato annesso uno scantinato con cellaio per il vino di circa 30 mq, oltre a locali tecnici, depositi, muri perimetral­i e cancelli, una serra ed una zona pavimentat­a con terrazzame­nti e viali in cemento, finanche un piccolo chalet di montagna realizzato senza titolo che occupa circa 55 mq.

Un vero e proprio “villaggio” abusivo realizzato senza alcuna autorizzaz­ione in una area sottoposta a vincolo paesistico ed ambientale che ora dovrà essere demolito. Gli abusi scoperti dalle forze dell’ordine dall’inizio dell’anno ad oggi sono una decina tra Capri e Anacapri ma il lavoro della Procura continua.

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