Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Floro Flores: «Abbatterei subito un pezzo di muro» Il ministro Lezzi: «Con lui di certo lavoreremo bene»
Finisce l’era Nastasi. Si insedia l’imprenditore partenopeo
«Ho accettato questo incarico con molto orgoglio. È un incarico difficile e io la chiamo la madre di tutte le battaglie per quanto riguarda la nostra citta». Dalle sue prime parole si intuisce che Francesco Floro Flores immagini molto bene la portata del suo nuovo incarico.
Con grande ritardo rispetto all’annuncio che risale al 31 agosto scorso, il premier Conte lo ha nominato commissario straordinario per la bonifica di Bagnoli, evidentemente non ritenendo le perplessità sollevate per iscritto dal governatore De Luca di «potenziale conflitti interesse» dovuto ai suoi interessi imprenditoriali nella zona Flegrea (gestisce lo Zoo e l’Arena flegrea). Ma soprattutto, per il suo ruolo nel Cda di Cassa Depositi e prestiti, che controlla il cento per cento di Fintecna, tra i proprietari dei suoli di Bagnoli. Questioni che per ora sembrano sopite in nome del tempo che stringe per la bonifica a Bagnoli, con le gare ferme da quando Nastasi si è limitato alla gestione dell’ordinaria amministrazione in attesa che si sciogliesse il nodo dell’incarico a Floro Flores.
L’investitura, quindi, ora ufficiale ed è stata resa nota in un video del ministro per il Sud Barbara Lezzi, dove appare anche il neo commissario. Flores si dice molto consapevole di quelle che sono «le difficoltà e i rischi cui va incontro il commissario». Poi, in una nota, annuncia: «Mi piacerebbe abbattere una parte del muro che separa la bellissima baia di Bagnoli da tutto il resto dell’area». Una scelta, quella del video, criticata da molti perché ha evitato qualsiasi contraddittorio o domande a Floro Flores. In ogni caso, per il successo della bonifica, il successore di Nastasi ritiene «fondamentale la partecipazione all’obiettivo di tutti quanti incidono su questo impegno: Regione, Comune, governo, comitati, il tribunale, il procuratore. Forze che tutte insieme devono chiaramente convergere nell’obiettivo» e che hanno un nemico comune: il tempo». «Sarebbe auspicabile — sottolinea il neo-incaricato — che tutti insieme ci si muova nell’unico obiettivo di ridurre i tempi che si sono accumulati in questi anni». La sua, conclude il commissario, sarà una «gestione trasparente e visibile. Magari riusciremo a creare un sito internet dove comunicheremo giorno per giorno l’avanzamento dei lavori e le difficoltà che si stanno incontrando in modo che, finalmente, ci sia la compartecipazione di tutti al successo o all’insuccesso dell’iniziativa». In realtà, i documenti e tutti gli atti di Bagnoli sono visibili sia sul sito della presidenza del Consiglio che su quello di Invitalia. Ma la trasparenza non è mai abbastanza. E per questo, il ministro Lezzi, convinta che «con Floro Flores lavoreremo bene nell’interesse dei bagnolesi» annuncia che «prima delle cabine di regie ci saranno delle pre-cabine alle quali inviteremo comitati di cittadini e movimenti per ascoltare le proposte». Anche se le proposte a Bagnoli sono l’unica cosa che non manca: ormai i progetti ci sono, l’accordo tra Comune e governo anche. E c’è pure il tempo che stringe. Mancano solo i soldi. Almeno per ora.