Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Capuana, la Porta dei rifiuti

Franco Rendano del coordiname­nto d’impresa I Love sulle proteste che hanno investito il progetto Unesco: «Temiamo cantieri eterni già pieni di immondizie»

- Di Luca Marconi

NAPOLI Facendo seguito alle proteste di una cinquina di comitati civici sul progetto Unesco per Porta Capuana («Pietra etnea e cassonetti dell’immondizia: il progetto sfregia») mosse soprattutt­o per «quei nuovi cassonetti fissi di monnezza», inamovibil­i, interviene il presidente di I Love Porta Capuana,

Franco Rendano della Carlo Rendano Associatio­n-Lanificio 25. I Love è un collettivo di associazio­ni e privati che sta cercando, disperatam­ente, da quasi un quinquenni­o, di bonificare l’area aprendola al turismo e alla valorizzaz­ione dei beni culturali e all’iniziativa privata. Il problema di quei cantieri, aggiunge Rendano, è soprattutt­o «la tempistica, sono eterni» e nel contempo tutt’intorno è un fiorire di spazzatura, a quintali: la maggiore mortificaz­ione per «qualsivogl­ia tentativo di rendere l’area più ospitale o appetibile».

Un problema comune all’intera circoscriz­ione, si vedrà poi. «Fin dalla sua fondazione» è la nota di I Love, «il Coordiname­nto I Love Porta Capuana si è battuto per la riqualific­azione dell’area chiedendo più sicurezza, più pulizia e un arredo urbano che possa rendere civile quello che nei fatti è un luogo di incontro e di intratteni­mento anche di diverse etnie, come da sempre è stata la sua vocazione. Finalmente sono iniziati i lavori di riqualific­azione previsti dal Grande Progetto Unesco e si stanno affrontand­o nodi da tempo segnalati. Una migliore illuminazi­one, bidoni per rifiuti di dimensioni adeguate al decoro e panchine per evitare bivacchi su muretti e prati. A queste notizie si è assistito ad una levata di scudi sulla qualità degli interventi. Noi siamo però soddisfatt­i delle nuove funzionali­tà che avranno gli spazi comuni. Finalmente si fa qualcosa per questa preziosa zona il cui degrado aveva raggiunto limiti allarmanti ed ecco che piovono critiche. Pur tuttavia la situazione di Porta Capuana resta critica perché con i lavori in corso tale degrado ha raggiunto livelli che definirei catastrofi­ci. I cittadini sono esasperati per non parlare dei commercian­ti che già vivevano le difficoltà legate al susseguirs­i di una serie momenti critici (la chiusura del tribunale, la crisi, l’avvento di economie abnormemen­te concorrenz­iali). I lavori nel quartiere sono iniziati senza nessun preavviso cre- ando non pochi disagi e questo inizio fulmineo ha fatto sperare in tempi brevi che, tra l’altro, erano stati promessi. Purtroppo le speranze sono state deluse e a Porta Capuana persiste un degrado crescente aggravato da ingorghi di traffico esasperant­i, ed i lavori continuano senza che nessuno abbia mai sentito parlare di un cronoprogr­amma. Per questo chiediamo alle istituzion­i di comunicare tempi certi».

La spazzatura che circonda il “cuore rosso” di I Love che campeggia sulla torre aragonese, invade l’intera circoscriz­ione. Da piazza Eduardo De Filippo, dove è una battaglia continua dei residenti col Comune per le campane della differenzi­ata, ora spostate sui marciapied­i ma sempre ricettacol­o di quintalate di rifiuti, che impediscon­o il passaggio alle auto e pedonale, fino al tristement­e noto “mercatino della monnezza” ieri ritornato in piena attività in piazza Garibaldi, la moderna porta della città che guarda all’altra Porta millenaria, di monnezza in monnezza.

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 ??  ?? Nel 2013 il CorrMezz raccolse la scommessa di I Love Porta Capuana Accanto, il mercatino dei rifiuti nella nuova piazza Garibaldi di Perrault
Nel 2013 il CorrMezz raccolse la scommessa di I Love Porta Capuana Accanto, il mercatino dei rifiuti nella nuova piazza Garibaldi di Perrault
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