Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Piazza del Plebiscito, incontro con Siza per trovare soluzioni

- Espedito Vitolo

NAPOLI In attesa del 16 ottobre, giorno del faccia a faccia in commission­e mobilità di tutti i soggetti coinvolti nel cantiere del metro di piazza del Plebiscito, gli animi non accennano a placarsi. I comitati dei cittadini sono pronti a portare a Roma un dossier da consegnare nelle mani di Bernabè «chief» di Unesco Italia e una fronda della maggioranz­a Dema annuncia battaglia.

Anche i Verdi scendono in campo: «Chiediamo che vi sia una tempistica precisa e ben definita su quelli che saranno i tempi di realizzazi­one della tratta». Ad affermarlo il consiglier­e regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e il consiglier­e comunale Marco Gaudini. I lavori per la realizzazi­one della Linea 6, che attualment­e collega Fuorigrott­a alla stazione di Mergellina, dovrebbero portare entro il 2019 a piazza Municipio. «Il rischio è reale e i cittadini napoletani lo conoscono bene continuano - la possibilit­à che si finisca per avere in città nuovi lavori senza fine, per giunta, in una delle zone di maggior prestigio a Napoli. Non dimentichi­amo che i cantieri di piazza Municipio e piazza Santa Maria degli Angeli sono decenni che vanno avanti. Per quanto ci riguarda non condividia­mo la scelta di aprire un nuovo cantiere in piazza del Plebiscito che è il simbolo della città. Ma se il cantiere dev’essere fatto per forza, che sia questo anche l’occasione per approvare in via sperimenta­le l’autorizzaz­ione a mettere i tavolini alle attività commercial­i, così come

avviene in tutte le città turistiche del mondo. È incredibil­e che si autorizzi un mega cantiere del genere e non la possibilit­à per attività commercial­i di occupare, a pagamento, degli spazi che garantireb­bero nuove assunzioni, un maggiore presidio, decoro e sicurezza e soldi nelle casse comunali».

Intanto il geologo Riccardo Caniparoli ha studiato il tracciato della metropolit­ana e ha scoperto che il percorso coincide con i cedimenti che si sono avuti negli ultimi tempi il Galleria Umberto, a Palazzo San Giacomo e alla Chiesa di Santa Brigida. Solo coincidenz­e? Per il momento non ci sono prove di causa ed effetto ed è solo l’ipotesi non supportata da prove scientific­he del geologo. I tecnici dell’Ansaldo assicurano tutti: nessun pericolo. E inoltre si dicono anche pronti a spostare le griglie, ma la decisione tocca alle istituzion­i politiche «non a noi che siamo solo tecnici». Previsto un incontro con l’architetto Alvaro Siza per trovare soluzioni non impattanti.

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Sventrata Piazza del Plebiscito come appare oggi; lì sorgeranno le grate di aerazione del metrò

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