Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Permesso di sosta per disabili Ufficio aperto 4 ore a settimana
La richiesta diventa un’odissea. Lista d’attesa di quattro mesi
Quando il diritto di una persona con disabilità viene negato, c’è qualcosa nell’ingranaggio che non funziona. E’ successo per la scuola negata, per l’assistenza non erogata o per le cure non assicurate. Succede anche per le cose più semplici e “banali” come il permesso H, il contrassegno che tutti i disabili hanno per circolare e parcheggiare liberamente in città.
Succede a Napoli, anno domini 2018, dove per rinnovare un permesso bisogna sperare in una risposta dal numero dedicato a questo tipo di servizio, per poi rivolgersi al centralino del Comune di Napoli per ottenere qualche semplitrà ce informazione. Succede a Salvatore, 74 anni, papà di Anna, di 44 e una grave forma di disabilità cognitiva e motoria. Il contrassegno per poter parcheggiare nello stallo riservato o per poter circolare liberamente con l’auto scade a fine ottobre e Salvatore si mobilita per il rinnovo. «Ho provato a chiamare al numero di telefono diverse volte — racconta amareggiato — ma senza alcun successo. Ci ho rinunciato e ho deciso di provare al centralino del Comune, mi hanno risposto, ma dirottato la chiamata». Salvatore resta al telefono con l’operatrice per diversi minuti, lei gli spiega che per rinnovare il contrassegno permanente c’ è bisogno di una sfilza di documenti, di eventuali deleghe, di fototessere e poi di tanta pazienza e celerità, perché l’ufficio preposto per il disbrigo delle pratiche per il rinnovo “permessi H”, che si trova in una stradina in zona Museo, riceve solo il mercoledì dalle 9 alle 13 per un numero massimo di 50. L’informazione sembra un po’ strana, ma anche il sito del Comune nell’apposita sezione spiega che per «motivi di sicurezza legati al limitato spazio per l’accoglienza dell’utenza, l’ufficio Contrassegni H per consegne della documentazione ed informazioni su rilascio non po- ricevere più di 50 utenti». C’è sempre la prenotazione telefonica, con un’apposita lista d’attesa per essere ricevuti senza dover partecipare alla lotteria dei 50 biglietti.
Il problema è che il primo appuntamento disponibile è per febbraio 2019. «Il permesso di mia figlia scade a fine mese — racconta Salvatore — quindi non potrei parcheggiare nello stallo riservato, né circolare liberamente». Il problema c’è e non è solo di Salvatore, il fatto preoccupante è che questo malcostume sta diventando una fastidiosa prassi.
In sede Sportello disponibile soltanto mercoledì per un numero massimo di 50 utenti