Il brand tra marketing e tradizione: lo sviluppo delle imprese parte da qui

NAPOLI Raccontare la storia di un brand, con musei e il recupero di prodotti e confezioni storiche. È l’Heritage marketing, oggetto del libro «Heritae marketing. Come aprire lo scrigno e trovare un tesoro», di Maria Rosaria Napolitano, Angelo Riviezzo e Antonella Garofalo, professori di marketing all’Università del Sannio, presentato ieri all’unione industriali di Napoli.

All’incontro, moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno Enzo d’Errico, hanno partecipato il rettore dell’ateneo sannita Filippo De Rossi, e il presidente della società italiana di marketing Riccardo Resciniti, Daniele Marrama, ex presidente della Fondazione Banco di Napoli e il presidente della Svimez Adriano Giannola. Con loro, gli imprenditori Pina Amarelli, Giuseppe d’Avino e Maurizio Marinella, realtà citate come casi di studio nell’opera. «Le storie delle aziende – ha spiegato d’Erricofondono insieme tradizione e innovazione e vanno considerate parte integrante dello sviluppo economico e culturale», in questo c’è una potenzialità, che secondo gli autori, le imprese italiane non hanno ancora sfruttato abbastanza. (a.c.)

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