Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Psg? Penso all’Empoli Bello essere l’anti Juve ci dà maggiore carica»

Anticipo contro l’Empoli, il Napoli prova a staccare l’Inter «Un campionato così non ci fa paura. Ci carica di responsabi­lità»

- dall’inviata Monica Scozzafava

CASTEL VOLTURNO Il gioco del Napoli lo emoziona, e lo dice anche. Con il sorriso. Carlo Ancelotti non perde serenità, che il prossimo avversario sia forte o fortissimo, inferiore oppure debole, il suo approccio è sempre uguale: ottimistic­o. Fiducioso. La classifica in testa è diventata vivace e anche affollata, ma non c’è da preoccupar­si. Piuttosto, dice: «C’è maggiore competitiv­ità e anche maggiore incertezza. Così è più bello, siamo tanti a fare la corsa sulla Juventus e la quota scudetto si abbassa». L’Inter è lì, ma stasera il Napoli che gioca in anticipo contro l’Empoli, proverà ancora a staccarsi. Per essere, da sola, l’antiJuve. Nessun timore, ad Ancelotti piace essere considerat­o l’«anti» della squadra più forte del campionato. «Ci carica di maggiori responsabi­lità - ammette - e per noi è soltanto un bene». I prossimi quattro giorni saranno intensi. Non solo l’Empoli, ma il Paris Saint Germain per una gara che può valere il passaggio del turno in Champions, ma a Cavani e company ci penserà domani. In realtà, qualcosa sta già immaginand­o. La squadra, inanzitutt­o. E, dunque, il turnover spinto che farà stasera. Per conservare l’integrità delle forze migliori per martedì. Non diteglielo mai, però. A lui il Napoli piace tutto, con tutti i suoi interpreti. E insiste: «Non c’è differenza». Una piccola bugia che gli va perdonata nel segno della sua esperienza e anche del nuovo trasformis­mo a cui ha abituato la squadra. Bravo? «No, per carità», insiste. E cita Napoleone: «Meglio i generali fortunati che quelli bravi... e io ho cu .... ». La sorte aiuta gli audaci, cero. E lui osa. Stasera almeno sei i cambi («sì, ne farò tanti», ma la domanda è talmente spontanea:

” Alla Champions penseremo domani Sì, farò turnover e cambierò tanti giocatori

chi giocherà in attacco? Bisogna rassegnars­i, Ancelotti questo non lo dirà mai. «Milik sta facendo bene, mi rendo conto che un attaccante viene giudicato per il numero di gol e lui è in difficoltà da questo puto di vista. Ma ci dà una grande mano». Mertens scalpita e sui social posta le punizioni che tira in allenament­o: quattro su quattro finiscono in rete. «Con lui ho parlato - dice Re Carlo - gli ho spiegato che conta la qualità del gioco non i minuti giocati. Lui sta bene fisicament­e e mentalment­e e ci può aiutare sempre. dall’inizio o in corso». Insigne, l’intoccabil­e, finora quasi sempre presente. Ed è faticoco rinunciare a lui. La formazione resta un rebus, ma Ancelotti rassicura: «Faremo una grande gara». Prima del Liverpool aveva detto ai suoi le stesse parole. Motivazion­e, prima di tutto. Al di là dell’avversario.

A Mertens ho spiegato che conta la qualità non la quantità Milik non va giudicato soltanto per i gol

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Allenatore Carlo Ancelotti stasera sfida il al San Paolo il collega Andreazzol­i sulla panchina dell’Empoli

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