Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il papà: avevo versato da poco le tasse, date i soldi a chi non può pagare gli studi

- P. Ros.

C’è un capannello di familiari e di amici intorno al papà di Davide, Giovanni. L’uomo, 54 anni, funzionari­o del settore Agricoltur­a e foreste della Regione Campania, riferisce di aver rivolto una preghiera ai compagni di studi del figliolo perché la girassero agli uffici amministra­tivi di Ingegneria e, in ultima analisi, al rettore della Federico II, Gaetano Manfredi. «Ho appena pagato le tasse d’iscrizione all’università di Davide. Lui non potrà più frequentar­e i corsi ma vorrei che quei soldi fossero destinati a qualche ragazzo che ha difficoltà con il pagamento delle tasse». Un pensiero, un tratto – quello della generosità – che l’accomuna a Davide. Il profitto scolastico prima e negli studi universita­ri poi del giovane sfortunato era un vanto per papà Giovanni e mamma Stefania e un esempio per la sorella Noemi, studentess­a allo scientific­o Diaz di Caserta. Davide era bravissimo a scuola, come ricorda in lacrime la sua ex compagna di banco. «Si affrettava a completare prima il mio compito di matematica, nella quale non ero molto ferrata, poi passava al suo. Un ragazzo generoso e altruista».

Poi sono arrivati gli anni dell’università, dove pure il ragazzo deve aver lasciato un segno. A parlare al funerale in rappresent­anza dell’ateneo federician­o è il professor Piero Salatino, ordinario di Impianti chimici presso il Dipartimen­to di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione industrial­e e preside della Scuola Politecnic­a e di Scienze di base: in pratica il numero uno di Ingegneria. «Voglio assumere pubblicame­nte a nome dell’università un impegno. Quando sarà terminato lo strazio di questi giorni – dice il professor Salatino – e avremo più lucidità per pensarci, adotteremo delle iniziative per ricordare la memoria del povero Davide». Più tardi, a margine dei funerali, il professore aggiunge: «La prima idea che abbiamo avuto a caldo è quella di intitolarg­li una borsa di studio da destinare agli studenti più meritevoli». Il nome di Davide Natale, quindi, non finirà nel dimenticat­oio. E la sua esperienza di studente modello sarà un esempio cui ispirarsi per coloro che varcherann­o i cancelli di Ingegneria nei prossimi anni. Il rettore Gaetano Manfredi, di recente riconferma­to alla presidenza della Conferenza italiana dei rettori, è rimasto colpito dal dramma di Davide. Dopo essere intervenut­o nell’immediatez­za dei fatti con un messaggio di cordoglio rivolto ai familiari dello studente, ha ieri fatto pervenire ulteriori parole di vicinanza. Così come ha fatto anche l’arcivescov­o di Pompei, monsignor Tommaso Caputo. «Carissimi mamma e papà di Davide, carissima Noemi – ha scritto –, anche noi come voi facciamo fatica a comprender­e quanto accaduto. Affidiamoc­i alla parola di Dio, capace di sfidare il buio e il freddo di questo momento».

Università Il prof Salatino: «Sarà ricordato con una borsa di studio a suo nome»

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Il ricordoI manifesti a lutto nel sagrato della chiesa

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