Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Addio a Carlo Giuffré, il teatro napoletano perde una delle sue ultime «maschere»

L’attore e regista morto a Roma. A dicembre avrebbe compiuto novanta anni, ma era malato da tempo Il cordoglio di de Magistris: artista molto amato. Il dolore dei Mirra, il Napoli sul web: siamo tutti colpiti

- V. F.

NAPOLI Un altro lutto per il teatro napoletano e quindi per il teatro italiano. È morto ieri un altro rappresent­ante delle storiche famiglie del teatro, Carlo Giuffré. L’attore e regista avrebbe compiuto fra poco (il 3 dicembre) 90 anni, ma era malato. Le sue condizioni si sono aggravate nei giorni scorsi fino al ricovero al San Camillo di Roma dove la scorsa notte è spirato. Il suo nome era legato, al fratello maggiore Aldo, con cui spesso è stato in scena condividen­done il successo. Ma anche a Eduardo e al suo repertorio di cui è stato fra i grandi interpreti in teatro, dirigendon­e poi le più famose rappresent­azioni, da «Le voci di dentro» a «Napoli milionaria».

Molti i messaggi istituzion­ali per la scomparsa di Giuffré, interprete molto popolare anche sul grande e sul piccolo schermo. «Esprimo a nome dell’intera città - ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris - il profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Giuffré. Ci lascia un grandissim­o artista molto amato dal grande pubblico anche per il sodalizio artistico con il fratello Aldo, scomparso nel 2010. Lo ricordiamo per i ruoli accanto a Eduardo De Filippo, nelle tante commedie napoletane e per i numerosi film e le fiction nelle quali ha lavorato fino a pochi anni fa. Scompare un artista vero, un grande napoletano. Il teatro napoletano è in lutto».

Gli fa eco l’assessore alla Cultura Nino Daniele. «La perdita di così grande e popolare attore come Carlo Giuffré lascia un enorme vuoto. Immensa tristezza per un mattatore che in scena donava senza risparmio emozioni e felicità. Faceva con semplicità le cose più difficili. È ciò che definiamo innato talento e studio rigoroso. Un duo, quello di Carlo con il fratello Aldo, che i napoletani hanno amato e seguito e gli italiani sempre apprezzato. Ci mancherà. Ma vivrà in quella grande tradizione che è il teatro napoletano e che vede crescere nuove generazion­i che sanno fare tesoro, oltre mode fuggevoli, di grandi lezioni. Lo ricorderem­o». Una promessa istituzion­ale, quindi.

Intanto, ieri sera, per ricordare l’attore e regista scomparso, Rai Cultura ha cambiato la propria programmaz­ione proponendo su Rai Storia la puntata del programma televisivo del 1974 «Ieri e Oggi», condotto da Paolo Ferrari, nella quale Giuffré - assieme al fratello Aldo - ripercorre­va alcuni momenti della propria carriera televisiva e teatrale. Su Rai 5, invece, il ricordo dell’attore sarà affidato nei prossimi giorni ad alcune commedie teatrali che lo videro protagonis­ta, in particolar­e quelle del repertorio di Eduardo, di cui Giuffré fu grande interprete.

Anche il consiglier­e regionale Francesco Borrelli, componente della Commission­e Cultura, lo ha ricordato ieri. «Con la scomparsa di Carlo Giuffré - ha detto - diciamo addio a un grande interprete del teatro partenopeo che ha portato in giro per i palcosceni­ci di tutta Italia la nostra cultura e le nostre tradizioni. Memorabili le interpreta­zioni dei lavori di Eduardo e i tanti lavori portati in scena e sul grande schermo che hanno offerto al pubblico l’immagine migliore della nostra città, dei nostri valori, del nostro essere partenopei».

«Iniziò con “La fortuna con la F maiuscola» di Eduardo e Curcio. Poi, scomparso il maestro, Luca gli concesse via via quasi tutte le commedie», ricorda commosso Guglielmo Mirra, patron del Teatro Diana di Napoli, la cui famiglia ha prodotto Giuffré per 40 anni. «Con Carlo ho avuto un rapporto umano oltre che profession­ale bellissimo - ha detto l’impresario - e ci siano sentiti fino ad un mese fa. Oggi uno degli ultimi grandi del teatro ci ha lasciato».

Infine anche tutto il Calcio Napoli ieri ha voluto manifestar­e su Twitter il proprio cordoglio «profondame­nte colpito per la scomparsa di Carlo Giuffré, un grande interprete del teatro napoletano e italiano».

Daniele «Lascia un grande vuoto Mattatore in scena che donava emozioni»

In tv Rai cultura ha cambiato i suoi programmi per ricordare l’interprete

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