Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Per tutte le udienze cinquanta euro» Avvocati contro il bando del Pascale
Il comitato «No Gratis» pronto a diffidare la Fondazione. Crescono le adesioni
NAPOLI Cinquanta euro per tutte le udienze svolte nel corso di una giornata, senza distinzione per valore della causa ed escludendo la ripetizione delle spese: il bando pubblicato di recente dalla Fondazione Pascale fa infuriare gli avvocati, che si preparano a notificare una diffida all’amministrazione dell’istituto. In questi giorni vengono raccolte le firme di quanti vogliono sottoscriverla e le adesioni sono numerose.
Il caso segue di poche settimane quello del Comune di Marano — zero euro come compenso per gli incarichi relativi a controversie di valore inferiore a 500 euro — nel quale gli avvocati hanno ottenuto un successo importantissimo: il Tar ha infatti accolto in via cautelare il ricorso, patrocinato dall’avvocato Elio Errichiello, del comitato “No Gratis” (composto da Armando Rossi, Alfredo Sorge, Carmine Foreste, Giacomo Iacomino, Giuseppe Landolfo, Barbara Berardi, Francesco Cellammare e Camillo Bruno), sospendendo il bando e intimando all’amministrazione comunale di riesaminare il procedimento entro 20 giorni. Una decisione, come sottolinea Armando Rossi, che si pone in netto contrasto, dopo appena un anno, con la sentenza del Consiglio di Stato che legittimava gli enti (partendo dal caso specifico di un bando del Comune di Catanzaro) a predisporre bandi con la sola previsione del rimborso spese.
Le motivazioni alla base della sentenza erano il giovamento all’esigenza di contenimento della spesa pubblica e la mancanza di divieti in merito alle prestazioni a titolo gratuito. L’ordinanza del Tar di Napoli, invece, pur condividendo le esigenze del contenimento della spesa pubblica, esprime chiaramente il principio del rispetto della legge sull’equo compenso per le prestazioni professionali.
Se la diffida al Pascale è la prossima mossa per contrastare la tendenza a non pagare gli avvocati, il comitato “No Gratis” ha molte altre iniziative in cantiere. Intanto è stato costituito l’Osservatorio permanente sull’equo compenso, che sta monitorando la pubblicazione di eventuali altri bandi mortificanti per chi esercita la professione forense. Chi intende firmare per la diffida al Pascale può rivolgersi anche agli avvocati Camilla Aiello, Hilarry Sedu, Ritassunta Catalano Asunciòn Libre, Giovanna Sestile, Gennaro Demetrio Paipais, Giustino Ferone, Francesca Salatiello, Ivan Sportiello e Ilaria Imparato.
Il precedente
Poche settimane fa il caso del Comune di Marano: incarichi senza alcun compenso