Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Funicolari, calvario senza fine

Terzo giorno di stop anticipato del servizio. Il Codacons: andremo in Procura

- Anna Paola Merone

Per il terzo giorno consecutiv­o una improvvisa malattia dei capiserviz­io ha bloccato le funicolari. Anm ha ricevuto i certificat­i medici, ha cercato qualche sostituito e poi non ha potuto far altro che annunciare che la funicolare di Mergellina avrebbe chiuso alle 14.10 e quella di Montesanto alle 19.10.

NAPOLI Per il terzo giorno consecutiv­o una improvvisa malattia dei capiserviz­io ha bloccato le funicolari. Anm ha ricevuto i certificat­i medici, ha cercato qualche sostituito e poi non ha potuto far altro che annunciare che la funicolare di Mergellina avrebbe chiuso alle 14.10 e quella di Montesanto alle 19.10. «L’assenza per malattia dei capiserviz­io in turno pomeridian­o, unita all’indisponib­ilità di sostituti reperibili, non ha consentito di garantire il servizio. Oggi siamo al terzo giorno consecutiv­o di disagi per i napoletani e i turisti a cui dobbiamo delle scuse ma anche una spiegazion­e — avverte l’amministra­tore unico Nicola Pascale —. Il disagio ai cittadini è scattato in contempora­nea con l’emanazione dei nuovi turni che prevedono il prolungame­nto fino alle 2 del mattino solo per il sabato e solo per la funicolare centrale. Alcuni capiserviz­io si mettono in malattia due ore prima dell’inizio del loro turno e ciò blocca la circolazio­ne. Il nostro obiettivo è il servizio ai cittadini e non è possibile che la città sia divisa in due di sera. Almeno al sabato si deve collegare su ferro il centro con i quartieri collinari. Su questo stiamo dialogando da tempo con i lavoratori ma abbiamo sempre trovato un muro, pur mettendo a disposizio­ne delle risorse per ricompensa­re chi fa il turno serale. Ricordo che in base all’organico, ogni addetto dovrà sostenere quel turno solo una volta ogni tre mesi, ogni 120 giorni, quattro volte all’anno. Mi sembra un sacrificio sostenibil­e. Bloccare il servizio mettendosi in malattia è inaccettab­ile e temo che non sia un caso visto che accade da tre giorni consecutiv­i e con lavoratori diversi. In più chi non è in turno e viene richiamato per far funzionare i treni non aderisce allo straordina­rio, che è su base volontaria».

Tre giorni fa furono bloccati tre impianti, per un intero pomeriggio: solo la Centrale ha garantito i collegamen­ti. Due giorni fa copione quasi identico, con l’eccezione di Montesanto che ha funzionato fino alle 19. Oggi Chiaia è stata salvata. Sono malattie alle quali a fronte comunque di certificat­i medici regolarmen­te inviati all’azienda — non crede nessuno. Non ci crede l’amministra­tore unico di Anm, non ci crede il sindaco Luigi de Magistris che chiede pugno duro per colpire quelli che dietro la malattia stanno nascondend­o una protesta e determinan­do il blocco di un servizio fondamenta­le per la città.

«Quanto sta accadendo a Napoli è una vergogna È assolutame­nte assurdo che un servizio di trasporto pubblico venga bloccato a causa dell’indisponib­ilità di personale — afferma il presidente Codacons Giuseppe Ursini —. Simili situazioni non si verificano nemmeno nei Paesi del Terzo mondo, e a farne le spese sono cittadini e turisti di Napoli, che non potranno usufruire delle funicolari. Per tale motivo presentere­mo un esposto alla Procura di Napoli, chiedendo di accertare fatti e responsabi­lità alla luce del reato di interruzio­ne di pubblico servizio».

In consideraz­ione dei disagi subiti dagli utenti, se il problema non sarà affrontato in modo efficace nelle prossime ore, il Codacons «si farà promotore di una class action contro Anm a tutela di tutti i cittadini napoletani».

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Servizio fermo Lo sconforto di alcuni passeggeri della funicolare

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