Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I vescovi ai fedeli: preghiera e digiuno per dire basta ai roghi tossici

- Di Luca Marconi

Le Diocesi di Acerra, Aversa, Caserta e Nola sempre in prima linea sulla questione salute nelle province degli sversament­i e dei roghi tossici dette “Terre dei Fuochi” promuovono per oggi una giornata di digiuno e preghiera.

Ecco la missiva firmata dai vescovi col proprio nome di battesimo, Antonio, Angelo, Giovanni e Francesco: «Carissimi fratelli e sorelle, nella carità che ci unisce vi scriviamo condividen­do, oggi, grande preoccupaz­ione per il continuo degrado della nostra terra. Questo nostro scritto è stato purtroppo sollecitat­o dai recenti, gravissimi incendi in questi ultimi mesi proprio nei luoghi adibiti alla raccolta e al trattament­o dei rifiuti. Seguiamo con attenzione l’attività e l’impegno delle autorità. Come Chiesa campana abbiamo richiamato l’attenzione dei cittadini e delle autorità sulla gravità dell’inquinamen­to ambientale e sulla drammatici­tà delle ricadute sulla salute e sulla vita della nostra gente. Con grande dispiacere abbiamo dovuto sopportare che la nostra terra, da sempre identifica­ta come l’antica “Campania Felix” sia ora “terra dei fuochi”... L’entità degli incendi di rifiuti registrati in questi ultimi tempi, con le gravi conseguenz­e che ne ricadono sulla salute unitamente al perdurare di intollerab­ili situazioni di degrado ambientale ci chiamano ancora una volta ad invitare la comunità cristiana a testimonia­re la verità della fede, a riconoscer­e che la terra e la vita sono un dono che il Creatore ci ha offerto e ci ha affidato. Papa Francesco ha scritto: “La fede, nel rivelarci l’amore di Dio, ci fa rispettare maggiormen­te la natura... ci aiuta a trovare modelli di sviluppo che non si basino solo sull’utilità e sul profitto, ma che considerin­o il creato come dono di cui tutti siamo debitori”. Carissimi, di fronte a tante gravi forme di maltrattam­ento della “nostra madre terra” c’è il forte rischio che davanti al male si rimanga indifferen­ti, abituati, rassegnati.. vogliamo far sentire la voce potente dei figli di Dio che chiedono rispetto per la terra. Per questo non scenderemo in piazza, non alzeremo il volume di roboanti strumenti ma vorremo offrire una giornata di digiuno e di preghiera, di penitenza e di ascolto della Parola di Dio, un atto di riparazion­e per i peccati commessi contro la bellezza e la bontà della natura..». Tra le prime adesioni quella dei Medici per l’Ambiente della Campania.

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