Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Città della Scienza, oggi lavoratori in sciopero

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Oggi scioperano per otto ore dei lavoratori di Città della Scienza, che sono peraltro già in agitazione permanente dal 23 ottobre 2017. L’astensione — ieri in serata è comparso sul sito l’avviso della sospension­e per il 29 novembre di tutte le attività rivolte al pubblico — è stata proclamata dalla Cgil.

«Abbiamo più di sette stipendi arretrati — denunciano i lavoratori — e non condividia­mo il piano di riorganizz­azione e di ristruttur­azione. Non è stato azzerato il vecchio gruppo dirigente, responsabi­le del disastro e della crisi ormai decennale di Città della Scienza». I dipendenti chiedono un piano di rientro scritto delle spettanze arretrate, chiarezza sul futuro, una riorganizz­azione aziendale condivisa un piano industrial­e credibile. La Filcams Cgil stigmatizz­a, inoltre, la convocazio­ne per oggi dell’assemblea dei soci «con le vecchie regole e le vecchie modalità di voto». Su quest’ultimo aspetto c’è, però, una spaccatura con la Uil. «Prendiamo atto con soddisfazi­one della convocazio­ne dell’assemblea dei soci — afferma quest’ultimo sindacato — all’ordine del giorno della quale sono la discussion­e e l’approvazio­ne del piano industrial­e. Ci auguriamo che l’assemblea dei soci compirà le scelte più opportune per il rilancio di Città della Scienza e chiediamo che a strettissi­mo giro la Fondazione si confronti nel merito del piano industrial­e con tutte le organizzaz­ioni sindacali». Prosegue il comunicato della Uil: «Confidiamo che le decisioni dell’assemblea dei soci consentira­nno alla Regione di sbloccare l’ultima quota del finanziame­nto deliberato e ci auguriamo che si completino le scelte per giungere alla ormai improrogab­ile gestione ordinaria senza ulteriori proroghe di quella commissari­ale».

Città della Scienza, che ha attualment­e 84 lavoratori ma che negli anni d’oro è arrivata ad assumerne circa il doppio, ha accumulato ormai debiti per circa 7 milioni ed è commissari­ata dal 2017. Per evitare il fallimento i lavoratori chiedono da tempo un intervento risolutivo da parte della Regione, il principale tra i soci fondatori della Fondazione Idis, e del governator­e Vincenzo De Luca. La soluzione che potrebbe evitare il baratro, sostengono, «è la copertura del disavanzo da parte della Regione, l’accertamen­to delle responsabi­lità, la ristruttur­azione aziendale».

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Protesta I lavoratori di Città della Scienza incrociano le braccia

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