Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Magistris (non candidato) lavora per una lista alle Europee

Sabato a Roma «Oltre le disuguagli­anze», appuntamen­to del sindaco con Movimenti e associazio­ni «per costruire un nuovo soggetto politico»

- Paolo Cuozzo

NAPOLI Quanti voti può portare in dote Luigi de Magistris in un’ipotetica lista di sinistra alle Europee se lui, il sindaco, non sarà candidato? E quali alleanze potrà promuovere, l’ex pm, alla luce della sua esperienza napoletana, sostanzial­mente retta da un monocolore arancione con la sua maggioranz­a che recentemen­te ha escluso anche i Verdi? E Dema, che in provincia non ha sfondato ma che è presente solo a Napoli (e ha un consiglier­e comunale a Roma, eletto e poi andato via dal M5S), quale apporto potrà dare alla causa di una coalizione che, va ricordato, ancora non esiste?

Domande le cui risposte potrebbero venire dalla kermesse di dopodomani a Roma, alle 10, al teatro Italia, dal titolo «Oltre le diseguagli­anze, costruiamo l’alternativ­a», appuntamen­to nato dall’appello di Luigi de Magistris per la costruzion­e di un fronte popolare e democratic­o. Servirà, più o meno, a contarsi. All’iniziativa hanno comunque aderito molte realtà associativ­e, comitati, movimenti di lotta, amministra­tori locali e ospiti del mondo della cultura e della società civile.

Sarà questa la tappa di avviciname­nto a una possibile lista animata dal sindaco di Napoli per le Europee del 2019, sebbene lui non sia candidato. Salvo sorprese, ovviamente, che non sono mai da escludere visto che finora, e in pochi giorni, de Magistris ha detto prima che «se si vota per le Politiche mi candido contro Salvini»; poi, rispondend­o a una domanda dell’Espresso su cosa lo spingesse a tornare a Bruxelles, ha risposto che «questa volta lascerò subito il posto al secondo eletto». Ma attenzione: dopo aver detto, allo stesso giornale, che «candidarmi alla Regione è inevitabil­e. Mi ci costringe l’atteggiame­nto di De Luca». Per poi aggiungere: «Vuole la sincerità: il mio obiettivo è candidarmi alla guida del Paese». Non manca nulla, insomma: Politiche, Europee, Regionali e Governo. Peccato però che, all’agenzia Ansa, non più tardi dell’altro ieri de Magistris abbia consegnato il suo primo dietrofron­t: «Io non sono candidato. Ringrazio chi chiede una mia candidatur­a, ma ora è importante aver lanciato un appello per unire esperienze differenti che si riconoscon­o in valori comuni». Parole pronunciat­e in vista dell’appuntamen­to di Roma dove si incontrera­nno, ha raccontato de Magistris, «esperienze di lotta dei territori, esperienze credibili, amministra­tori, militanti, movimenti, comitati e reti civiche per vedere — ha ribadito — se ci sono le condizioni per mettere insieme un metodo per rafforzare il progetto politico di un campo largo, di una coalizione civica vasta. Se ciò accadrà una delle prime domande che ci porremo è valutare la possibilit­à di fare insieme liste elettorali per le Europee, di costruire insieme un soggetto politico che parta dal basso».

Se pure finisse così, questa volta il sindaco non potrebbe contare sull’apporto a tempo pieno — o almeno nelle forme avute finora — di suo fratello Claudio, autentico stratega di tutte le campagne elettorali del primo cittadino; e, fino a qualche mese fa, segretario di Dema. De Magistris-fratello è ora il direttore artistico all’Arena Flegrea e i suoi impegni nella nuova attività, gestita da Francesco Floro Flores — nuovo commissari­o di Bagnoli — difficilme­nte potrebbero consentirg­li di fare entrambe le cose. Nessuno glielo impedisce, certo. Ma è innegabile che tutto è cambiato rispetto alle ultime Comunali del 2016.

Il sindaco di Napoli avrà però al suo fianco Enrico Panini, vicesindac­o e segretario nazionale di Dema, uomo forte in Municipio avendo non solo l’onere di essere il numero due della giunta, ma di gestire anche le deleghe al Bilancio e alle Partecipat­e. Proprio Panini, secondo molti, potrebbe — insieme ad Alessandra Clemente — essere il cavallo di battaglia del primo cittadino alle prossime Europee. A meno che, con l’ennesima giravolta, non cambi tutto e sabato il sindaco torni a parlare di una sua candidatur­a in prima persona. Del resto, visto l’elenco interminab­ile di annunci su possibili candidatur­e dell’ex pm, come escludere un nuovo colpo di scena?

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SindacoLui­gi de Magistris alle prese con le elezioni Europee In campo per costruire una lista

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