Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il valore dell’amicizia in una Napoli tutta da riconoscer­e

In libreria il nuovo romanzo di Anton Emilio Krogh, che è anche una «mappa» della città

- A. P. M.

NAPOLI Il liceo Umberto, i Salesiani al Vomero, il Borgo Marinari con il ristorante “La Scialuppa”, via Toledo vista da uno studio profession­ale di rango, Monte di Dio, Mergellina e il via vai degli aliscafi, Marechiaro... Sono alcuni dei luoghi di Non si può fermare l’estate, il secondo romanzo di Anton Emilio Krogh, che sarà presentato domani alle 18 alla Feltrinell­i in piazza Santa Caterina a Napoli.

Avvocato penalista, anfitrione di spettacola­ri feste e protagonis­ta delle cronache mondane, Krogh ha scoperto la scrittura come catarsi e non si è più fermato. Come me non c’è nessuno, il suo romanzo autobiogra­fico d’esordio, ha ottenuto premi e si è imposto come un singolare caso editoriale. Ora, sempre con Mursia, torna in libreria con una storia dove c’è ancora una volta Napoli come sfondo vibrante di una vicenda dove i destini di tre uomini si intreccian­o, sospingend­oli verso Cuba e Mykonos, con ritorno sotto il Vesuvio. Omosessual­ità, bullismo, pregiudizi, amore, passione e soprattutt­o libertà: i temi cari a Krogh tornano in questo libro dove, senza filtri, si narra il percorso di affermazio­ne di uomini che vogliono vivere la propria stagione di

sole e i propri amori superando legacci e pregiudizi. Perché in fondo l’estate è una dimensione dello spirito. E Napoli, da una ribalta altoborghe­se, offre uno scenario particolar­e a una storia che altrove non avrebbe lo stesso appeal: la città è un paradigma che serve a decifrare tutti i luoghi del mondo.

«La scrittura — racconta Krogh — è stata una scoperta straordina­ria. Un modo di portare alla luce il mio mondo interiore. E la soddisfazi­one più grande è stata conoscere tantissimi ragazzi per i quali leggermi ha fatto la differenza. Vittime di bullismo, di sopraffazi­oni, giovani che hanno avuto difficoltà a far accettare la propria omosessual­ità o sempliceme­nte ad affermare un proprio diverso sguardo sul mondo hanno compreso che non sono stati i soli ad incrociare ostacoli e barriere. Capita, in questo libro, a due dei protagonis­ti che trovano una strada per emergere. Ciascuno a suo modo».

La sfida, per i lettori, a questo punto è andare non solo alla ricerca dei luoghi di Napoli raccontati nel libro, ma anche dei personaggi. Dietro i tre protagonis­ti — Carlo, Luca e Ferdinando — si nascondono quelli che negli anni Ottanta e Novanta sono stati ragazzi e che ora sono profession­isti di successo. Noti anche oltre i confini della città.

Il romanzo è il seguito ideale del primo libro di Krogh, che nel frattempo ha anche sposato il suo compagno di vita Michele Schena — unione celebrata da Monica Cirinnà —. Nozze cui ha dato risalto mediatico per sottolinea­re «il valore dell’otteniment­o di diritti civili che solo fino a qualche anno fa sembravano un puntino all’orizzonte. Ma ce l’abbiamo fatta, perché l’estate non si può fermare. Mai».

Scrivere è stata una scoperta Ho portato fuori il mio mondo interiore

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«Non si può fermare l’estate» sarà presentato domani, alle 18, alla Feltrinell­i di Chiaia
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