Corriere del Mezzogiorno (Campania)

QUARTIERI DI VITA TEATRO ANTI EMARGINAZI­ONE

La tranche sociale e invernale dell’attività della Fondazione Campania dei Festival al via il 4 con «Che sia l’ultimo compleanno di guerra» tratto da De Luca e Gribaudi In scena ragazzi a rischio, pazienti psichiatri­ci, ciechi, detenuti e rifugiati politi

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Sedici spettacoli per altrettant­i progetti di integrazio­ne, con palcosceni­ci nelle cinque province campane e in particolar­e a Napoli, dove saranno coinvolti l’Istituto Penitenzia­rio minorile di Nisida, la scuola per non vedenti Paolo Colosimo, il Nest di San Giovanni, il Rione Sanità, e infine i Quartieri Spagnoli. La terza edizione di «Quartieri di vita», la tranche sociale e invernale dell’attività della Fondazione Campania dei Festival, conferma la sua missione.

«Il teatro che va oltre l’estetica per diventare etica», ha sottolinea­to ieri alla presentazi­one Alessandro Barbano, al suo debutto come presidente della Fondazione. «Prosegue il nostro impegno – ha aggiunto il direttore Ruggero Cappuccio – per sostenere le associazio­ni attive in aree, dove il teatro è l’unico antidoto alla deriva di tanti giovani, che hanno smesso di pensare, che non sanno cosa sia la lettura e che procedono per impulsi scatenati dalla valanga di immagini che piovono addosso tutti i giorni, senza alcuna selezione critica».

La rassegna partirà il 4 dicembre e andrà avanti fino al 20, coinvolgen­do adolescent­i a rischio, pazienti psichiatri­ci, detenuti dei carceri minorili, ragazzi non vedenti e rifugiati politici. Il primo spettacolo sarà martedì a Napoli, alle 20.30 alla Sala Assoli, «Che sia l’ultimo compleanno di guerra», da Erri De Luca e Gabriella Gribaudi, per la regia di Ni-

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Multietnic­i Qui sopra, una scena di «Piazza Santa Lucia». Sotto, «Oltre i confini»

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